Scadenze fiscali Febbraio: quali sono le più importanti?
Fisco: quali sono le scadenze più importanti da rispettare nel mese di Febbraio 2023? Il secondo mese dell’anno è solitamente importante per alcune scadenze fiscali urgenti. Vediamo quali sono le principali nel seguente articolo.
Le scadenze fiscali di febbraio 2023 iniziano con l’avvio della dichiarazione Iva. Ci sono in seguito gli appuntamenti consueti col Fisco, ovvero gli adempimenti periodici Irpef, Iva e Inps, insieme all’invio degli elenchi Intrastat. L’ultima in ordine temporale è sempre una scadenza legata all’Iva. Vediamo tutti i dettagli della vicenda insieme nel seguente articolo.
Scadenze Febbraio: cosa scade il 1° del mese?
Vediamo quale era la prima scadenza del mese di Febbraio per quanto riguarda il fisco. La prima è una data da segnare comunque sul calendario perché segna il via libera per la trasmissione della dichiarazione Iva relativa all’anno di imposta 2022. Questa va inviata all’Agenzia delle Entrate entro il 2 Maggio 2023.
Fisco: cosa scade il 16 Febbraio?
Approfondiamo ora cosa andrà a scadere il 16 Febbraio. E’ il turno dei sostituti d’imposta che si devono occupare:
- del versamento dell’Irpef sulle fonti a titolo d’acconto sui redditi di lavoro dipendente e autonomo corrisposti nel mese precedente comprensivo di addizionali comunali e regionali;
- del pagamento dell’Iva del mese di gennaio 2023 (per i contribuenti con liquidazione mensile);
- del versamento dei contributi Inps sulle retribuzioni dovute per gennaio 2023.
25 Febbraio: scadenza invio modelli Intrastat
Sempre nel mese di Febbraio è necessario inviare gli elenchi Intrastat: si tratta degli operatori intracomunitari con obbligo mensile della comunicazione dei dati relativi alle cessioni di beni e prestazioni di servizi rese nel mese precedente nei confronti di soggetti Ue.
Bonus acqua: domanda entro il 28 Febbraio
Oltre alle scadenze fiscali, entro il mese di Febbraio va presentato anche il modello per richiedere il bonus acqua potabile. Si tratta di un rimborso fino a mille euro, riguardante le spese sostenute per i lavori di sostituzione di sanitari e rubinetti con nuovi apparecchi con scarico ridotto, così come la sostituzione di soffioni e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua.