Scadenze fiscali, proroga acconto: quali sono i requisiti per beneficiarne

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
21/11/2023

Il pagamento delle imposte sul reddito del 2023 richiede attenzione alle scadenze: entro il 30 novembre, l’ultima rata del saldo 2022 e primo acconto 2023 devono essere versati, mentre un’eccezione consente il differimento senza interessi dell’acconto di novembre 2023 al 16 gennaio 2024 per alcuni contribuenti.

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Il mondo delle scadenze fiscali è un labirinto intricato e spesso poco comprensibile per la maggior parte dei contribuenti. Tra date limite, rateizzazioni e differimenti, comprendere i tempi e le modalità di pagamento delle imposte può essere un vero rompicapo.

Scadenze cruciali da rispettare entro il 30 novembre

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Il 30 novembre rappresenta un’importante data limite per il versamento del secondo o unico acconto relativo alle imposte sul reddito del 2023. Tuttavia, entro tale termine devono essere saldati anche l’ultima rata del saldo 2022 e, se previsto, il primo acconto del 2023.

Eccezioni nel pagamento dell’acconto di novembre 2023

A differenza del saldo e del primo acconto, il legislatore non consente la rateizzazione del secondo o unico acconto, ma ha concesso un’eccezione per l’acconto di novembre 2023. È stato stabilito che il pagamento può essere rinviato al 16 gennaio 2024 senza applicare interessi, consentendo anche un pagamento in rate fino a un massimo di cinque.

Limitazioni e requisiti

Non tutti possono godere di questo vantaggio. Esclusivamente le persone fisiche con partita IVA che hanno generato ricavi o compensi inferiori a 170.000 euro nell’anno fiscale 2022 possono posticipare il pagamento dell’acconto di novembre 2023.

Parametri per valutare l’ammissibilità al differimento

La determinazione della soglia dei 170.000 euro e la possibilità di rinviare il pagamento dell’acconto di novembre 2023 dipendono da vari fattori e dati presenti nel Modello Redditi 2023. Le specifiche differiscono in base al tipo di attività svolta, richiedendo la somma dei ricavi o compensi relativi alle diverse categorie.

Attività agricola e riferimenti normativi

Nel caso di attività agricole, come agriturismo o allevamento, è essenziale considerare l’ammontare del volume d’affari totale, indicato nel Modello di Dichiarazione IVA 2023. Ulteriori dettagli e specifiche sul differimento dell’acconto di novembre 2023 sono reperibili nella Circolare n. 31/E del 2023, dove sono elencati i soggetti ammessi, le imposte coinvolte e i criteri di esclusione.