Sciopero generale 16 Dicembre: chi coinvolgerà?
E’ stato proclamato uno sciopero generale per il 16 Dicembre 2021, da parte di CGIL e UIL, che coinvolgerà molti settori e milioni di lavoratori. La protesta è rivolta alla Manovra che il governo sta per approvare, inerentemente all’attenzione rivolta ai lavoratori e ai pensionati.
Lo sciopero, essendo stato indetto da due grandi sindacati, sarà seguito da numerosi lavoratori, creando disservizi e problemi alla normalità. Sono state indette proteste in piazza contro la manovra finanziaria che il governo sta per attuare: la critica è che questa sia stata poco attente alle questioni dei lavoratori e dei pensionati.
La conferma dello sciopero è giunta nonostante si siano espressi contrariamente i rappresentanti delle istituzioni. Vediamo chi coinvolgerà lo sciopero.
Sciopero 16 Dicembre: quanto durerà?
Vediamo ora le caratteristiche dello sciopero indetto da CGIL e UIL. Avverrà nella giornata di giovedì 16 Dicembre e durerà ben otto ore, durante le quali avverranno mobilitazioni di massa nelle piazze. La principale avrà luogo a Piazza del Popolo a Roma, in cui vi saranno anche gli esponenti dei sindacati.
Insieme a Roma si avranno manifestazioni importanti a Milano, Bari, Palermo e Cagliari. Le tempistiche dello sciopero però saranno differenti da settore a settore: ad esempio Trenitalia sciopererà per quasi 24 ore. Non dovrebbero esserci disservizi nel settore scuola, ma approfondiamo chi riguarderà lo sciopero.
Sciopero 16 dicembre: quali sono i settori coinvolti?
Lo sciopero coinvolgerà moltissimi lavoratori sparsi in tutta la Penisola. Tra i primi ad aderire allo sciopero si trovano Filt Cgil e Uiltrasporti, i relativi sindacati del settore del trasporto delle Ferrovie dello Stato. Come detto in precedenza, Trenitalia sciopererà dalla mezzanotte fino alle 21 di giovedì 16 Dicembre: i tempi di attesa e i disservizi saranno moltissimi.
Inoltre Poste Italiane sciopererà, ma i servizi postali essenziali saranno comunque garantiti, insieme al corpo di polizia. Non aderiranno il settore scolastico, dell’igiene ambientale e della sanità. La protesta sarà forte, dovuta soprattutto al non rispetto delle promesse fatte ai sindacati da parte del governo in tema lavoro.