Sconto IMU: come funziona e chi può richiederlo?
In che modo è possibile ottenere lo sconto IMU del 50% con immobile di proprietà dei genitori ma ceduto ai figli? Questa è una delle nuove previsioni della legge italiana: vediamo insieme i dettagli della vicenda e come funziona il bonus IMU.
Quali sono le condizioni per vedersi riconosciuto lo sconto IMU del 50% in caso di immobile di proprietà dei genitori ma dato in uso ai figli? La legge lo prevede, ma non indistintamente per tutti i contribuenti e in tutti i casi.
Vediamo insieme nel dettaglio come funziona la normativa e chi può richiedere il bonus.
IMU: quando deve essere pagato?
Vediamo in quali casi l’IMU, la famosa tassa sulla casa che ha sostituito l’ICI, deve essere pagata e in quali casi è possibile avere uno sconto. E’ l’imposta dovuta per il possesso di fabbricati, di aree fabbricabili e di terreni agricoli ed è dovuta dal proprietario o dal titolare di altro diritto reale. L’IMU si applica in tutti i comuni del territorio nazionale, ma è fatta salva l’autonomia impositiva prevista dai rispettivi statuti della regione Friuli-Venezia Giulia e delle province autonome di Trento e di Bolzano.
IMU: quando non si paga?
Vi sono però dei casi in cui l’IMU non deve essere pagata. Ad esempio, non è dovuto il pagamento per le abitazioni principali classificate nelle categorie catastali diverse da A/1, A/8 e A/9. Quindi è esclusa nel caso di appartamenti, case e immobili in generale che coincidono con l’abitazione principale del contribuente, esclusi i casi in cui si tratta di categorie “di lusso”.
Quando spetta lo sconto del 50%?
Per alcuni proprietari di immobili, vi può essere uno sconto del 50% sull’IMU. Questo avviene ad esempio quando si risiede in edifici di interesse storico o artistico. Ma non solo: questa riduzione si applica anche quando l’immobile viene concesso in comodato ai parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale.
Quali sono le condizioni?
Quanto detto in precedenza può avvenire se si realizzano effettivamente le seguenti condizioni:
- il contratto di comodato sia registrato;
- il comodante possieda in Italia la sola abitazione concessa in comodato; oltre a quest’ultima, egli può tuttavia possedere un altro immobile adibito a propria abitazione principale, ad eccezione delle unità abitative classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9;
- il comodante risieda anagraficamente nonché dimori abitualmente nello stesso comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato.