Scontrino elettronico 2023: come funziona e quali sono le sanzioni

Luca Paolucci
  • Laurea in Economia e Management
  • Laureato in Management Internazionale
10/03/2023

In cosa consiste lo scontrino elettronico? E quali sono le sanzioni previste? Da circa tre anni, lo scontrino elettronico è diventato obbligatorio e recentemente le sanzioni in caso di tardiva o omessa trasmissione dei dati sono state modificate. Vediamo insieme quali sono le novità in merito.

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Lo scontrino elettronico consiste nella memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi per i titolari di partita IVA che esercitano attività di commercio al minuto. L’obbligatorietà dello scontrino è stata introdotta in via graduale da luglio 2019 e dal 2021 sono state progressivamente modificate le regole relative alle sanzioni in caso di tardiva o omessa trasmissione dei dati.

Vediamo insieme in cosa consiste lo scontrino elettronico e quali sono le sanzioni.

Scontrino elettronico 2023: di cosa si tratta?

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Lo scontrino elettronico è l’obbligo di memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi previsto per i titolari di partita IVA che esercitano attività di commercio al minuto. Entrato ufficialmente in vigore dal 1° gennaio 2020, lo scontrino elettronico è finalizzato a contrastare i fenomeni di evasione fiscale e affianca l’obbligo di fatturazione elettronica partito dal 1° gennaio 2019 per tutti i titolari di partita IVA.

Per poter memorizzare e trasmettere i dati degli scontrini elettronici, gli esercenti sono obbligati a dotarsi di registratori di cassa telematici, altrimenti è possibile avvalersi della procedura di invio dei dati messa a disposizione gratuitamente dall’Agenzia delle Entrate, adatta però esclusivamente per gli esercenti che effettuano operazioni a ridotta frequenza giornaliera.

Scontrino elettronico 2023: le sanzioni

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Le modifiche più importanti alla normativa sulle sanzioni per chi non rispetta l’obbligo sono arrivate con la Legge di Bilancio 2021.

In particolare, per le violazioni relative alla memorizzazione o trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri, viene prevista una sanzione del 90% dell’imposta per la mancata o tardiva memorizzazione o trasmissione dei dati, o per la memorizzazione e trasmissione con dati incompleti o errati. Viene anche prevista una sanzione di 100 euro per trasmissione in caso di violazioni formali, che non influiscono sulla corretta liquidazione del tributo, e una sanzione accessoria di sospensione dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività in caso di quattro violazioni in giorni diversi nel corso di 5 anni.

La Legge di Bilancio 2021 ha inoltre modificato le sanzioni per l’obbligo di dotarsi di registratore di cassa telematico. Viene prevista una sanzione del 90% in caso di mancato o irregolare funzionamento dei registratori di cassa telematici e sanzioni da 250 a 2.000 euro per mancata richiesta di intervento per la manutenzione del registratore telematico o omessa verifica periodica. Viene anche prevista una sanzione da 1.000 a 4.000 euro per l’omessa installazione del registratore telematico e da 3.000 a 12.000 euro in caso di manomissione, con la possibile sospensione dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività nei locali a essa destinati in caso di recidiva.