Scuola, taglio delle pensioni: 500 euro in meno per docenti e ATA

Ilaria Bucataio
  • Laureata in Scienze della comunicazione
  • Esperta in bonus fiscali e detrazioni
11/09/2023

Brutte notizie in arrivo per il personale della scuola – docenti e ATA. Secondo le previsioni, nei prossimi anni si andrà incontro ad un taglio delle pensioni per questa categoria di lavoratori, che porterà ad una diminuzione di circa 500 euro per quanto riguarda l’assegno pensionistico ricevuto mensilmente. Vediamo nel dettaglio cosa potrebbe succedere.

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Previsioni tutt’altro che buone per quello che riguarda il personale del mondo della scuola. Mentre in tutta Italia studenti, docenti e personale ATA stanno riprendendo il lavoro con l’avvio del nuovo anno scolastico, si parla di un possibile taglio delle pensioni per questa categoria di lavoratori.

Il taglio dovrebbe riguardare in particolar modo i collaboratori scolastici – che sarebbero penalizzati maggiormente rispetto ai docenti – e potrebbe aggirarsi intorno ai 500 euro mensili.

Taglio delle pensioni: cosa succede?

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Ma qual è il motivo per cui si profila un taglio così considerevole per il personale scolastico? Stando a quanto riportato dagli esperti, negli ultimi anni questa categoria di lavoratori avrebbe versato meno contributi. Ciò significa che le pensioni pagate sono state sproporzionate rispetto alla cifra di contributi versati, e per questo potrebbe essere necessario tagliare le prossime pensioni.

Scuola: le previsione per le pensioni

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Andando a valutare l’impatto del taglio sulle pensioni, basta fare un esempio pratico di quello che potrebbe succedere. Un professore che potrà andare in pensione con 35 anni di contributi probabilmente sarà arrivato ad uno stipendio di circa 2100 euro. Se il taglio di 500 euro dell’assegno pensionistico venisse confermato, si comprende come l’impatto sulla quota mensile percepita sarebbe comunque importante.

Pensioni e scuola: eccezioni per università

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Fino ad ora abbiamo preso in considerazione il personale delle scuole primarie e secondarie, ma va sottolineato che la situazione cambia leggermente per i docenti universitari. Questa categoria, infatti, potrebbe ricorrere all’Ape Sociale, con un supplemento – percepito come una sorta di indennità – che verrà erogato per circa un anno.

Fondo speciale per il settore scolastico

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Chi lavora nel settore della scuola ha comunque la possibilità di accedere al Fondo Espero – un fondo speciale in vigore anche nel 2024, ma che al momento non è considerato nel pieno delle sue potenzialità. Si tratta di una cassa a cui il personale ATA e il personale docente possono contribuire con una piccola quota trattenuta mensilmente in busta paga, e che porterebbe ad un assegno pensionistico più consistente.