Smart working 2023: cosa cambierà il 30 settembre?

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
13/09/2023

La scadenza del 30 settembre rappresenta un momento cruciale per i lavoratori fragili che hanno beneficiato dello smart working. Tuttavia, le estensioni previste fino alla fine dell’anno offrono un respiro extra a chi si trova in situazioni a rischio elevato. Nel complesso, l’evoluzione delle regole dello smart working continua a essere influenzata dalla situazione pandemica in corso. 

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La scadenza del 30 settembre 2023 per il termine dello smart working per i lavoratori fragili, come stabilito dal Decreto Lavoro, si avvicina.

In questo articolo, esamineremo le implicazioni di questa data e come sta evolvendo la situazione per i lavoratori in modalità agile. Inoltre, analizzeremo le estensioni previste fino alla fine dell’anno per alcune categorie di lavoratori a rischio elevato.

Scadenza del 30 Settembre per lo smart working

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La scadenza per il diritto allo smart working dei lavoratori fragili, introdotto durante l’emergenza Covid, è stata soggetta a diverse modifiche e, a meno di ulteriori proroghe, terminerà il 30 settembre 2023.

La legge n. 85/2023 ha esteso il termine inizialmente previsto per giugno. Fino alla fine di questo mese, i datori di lavoro devono consentire ai lavoratori fragili di svolgere il lavoro in modalità agile, senza modifiche alla retribuzione.

Proroga dello smart working

L’articolo 42 del Decreto Lavoro prevede un’estensione dello smart working fino al 31 dicembre 2023 per due categorie di lavoratori. La prima include i dipendenti del settore privato con figli di età inferiore a 14 anni, a condizione che nel nucleo familiare non ci sia un altro genitore che usufruisca di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa.

La seconda categoria riguarda i lavoratori dipendenti considerati a rischio elevato di contagio da Covid, certificati dai medici competenti. Per continuare a beneficiare dello smart working dopo il 30 settembre e per tutto il 2023, sarà necessaria una certificazione medica che attesti la condizione di rischio.

Ritorno alle regole ordinarie

Per tutti gli altri casi, si tornerà alle regole ordinarie. In altre parole, per continuare a lavorare in modalità agile, sarà necessario stipulare un accordo specifico con l’azienda, a condizione che la natura del lavoro consenta questa modalità. Questo segna l’inizio di una nuova fase nelle relazioni tra azienda e dipendenti, a meno che non ci siano ulteriori proroghe oltre il termine del 30 settembre.