Spese condominiali: quali sono e come funzionano
Chiunque viva in un condominio si è chiesto almeno una volta cosa è compreso nelle spese condominiali e secondo quale criterio i beni vengono considerati comuni. Per avere un’idea più chiara a questo proposito, vediamo insieme come funzionano le spese condominiali.
Spese condominiali: quali bene sono comuni
- tutte le zone dell’edificio necessarie all’uso comune, come, per esempio, il suolo su cui sorge l’edificio, i muri maestri, i pilastri e le travi portanti, i tetti, le scale, i portoni di ingresso, i cortili, le facciate e altri;
- le aree adibite al parcheggio nonché i locali per i servizi in comune, come, per esempio, la portineria, compreso l’alloggio del portiere, la lavanderia e altri;
- le opere, le installazioni, i manufatti di qualunque genere destinati all’uso comune, come gli ascensori, i pozzi, le cisterne, gli impianti idrici e fognari, i sistemi centralizzati di distribuzione e di trasmissione per il gas, per l’energia elettrica, per il riscaldamento ed il condizionamento dell’aria, e altri.
Spese condominiali: quali sono
- le pulizie di scale, pianerottoli, cortili, vetrate e in generale delle parti comuni dell’edificio;
- la manutenzione e revisione dei serramenti, dell’impianto dei citofoni e dell’ascensore, delle caldaie e di eventuali cancelli elettrici;
- il controllo e la riparazione dell’impianto di illuminazione esterno o interno e la sostituzione di eventuali lampadine bruciate;
- la riparazione di tubi idraulici e di cavi elettrici;
- il pagamento dell’assicurazione e delle eventuali imposte che riguardano lo stabile;
- il compenso dell’amministratore e le spese di cancelleria.
Le spese straordinarie sono quelle non caratterizzate da continuità e periodicità, dunque connesse a particolari situazioni di emergenza o di danneggiamento o rotture, come per esempio il rinnovamento della facciate o l’istallazione di un ascensore, che richiedono la maggioranza del voto dell’assemblea condominiale per essere realizzate.