Stipendi dipendenti pubblici: come cambiare la modalità di pagamento
Stipendio dipendenti pubblici: novità importanti in merito ai pagamenti. Dal mese di ottobre è attivo il nuovo servizio che permette di cambiare in autonomia la modalità di riscossione delle somme. Vediamo tutti i dettagli nel seguente articolo.
Da questo mese, i dipendenti pubblici in possesso delle credenziali per l’accesso al portale NoiPA possono cambiare in autonomia la modalità di pagamento della propria retribuzione.
Vediamo tutte le novità comunicate in merito al nuovo servizio.
Dipendenti pubblici: il nuovo servizio online
È attivo dal 4 ottobre 2022 il nuovo servizio sul portale NoiPA dedicato al pagamento dello stipendio dei dipendenti pubblici.
Nella sezione “Gestione modalità di riscossione”, gli utenti possono cambiare in autonomia i dati relativi alle modalità di riscossione della propria retribuzione, in modo più sicuro. Il nuovo servizio, infatti, verifica in tempo reale che il codice fiscale del dipendente corrisponda a quello dell’intestatario o cointestatario dell’IBAN inserito sul portale NoiPA, garantendo, di fatto, una maggiore sicurezza.
Come si legge nell’avviso pubblicato sul portale NoiPA:
La funzionalità, rinnovata nell’aspetto grafico, è stata rafforzata sotto il profilo della sicurezza con l’introduzione di un sistema che permette di verificare in tempo reale che il codice fiscale dell’utente che sta effettuando la variazione sia intestatario o cointestatario dell’IBAN inserito.
Come cambiare la modalità di pagamento?
Per accedere al servizio, basterà entrare nella propria area personale del portale NoiPA, inserendo il codice fiscale e la password, oppure mediante lo SPID di secondo livello, abilitando in entrambi i casi la One Time Password.
Sarà quindi possibile inserire un nuovo IBAN per il pagamento dello stipendio, avendo attenzione che lo stesso risulti intestato o cointestato al richiedente. In caso di esito negativo della verifica sui dati inseriti, infatti, non sarà possibile procedere con la modifica.
Come specificato nell’avviso del 4 ottobre, al momento non è possibile indicare come modalità di pagamento l’accredito su libretto postale smart o su IBAN esteri.