Stipendi in aumento: da quando e di quanto

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
22/05/2023

A luglio, alcuni dipendenti vedranno anche il rimborso dell’Irpef nella loro busta paga. Questo si applicherà a coloro che hanno presentato la dichiarazione dei redditi entro il termine del 31 maggio 2023. Ma non solo: sono in arrivo il taglio del cuneo fiscale e l’accredito della quattordicesima. Vediamo insieme.

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A partire da luglio, i lavoratori cominceranno a beneficiare degli effetti del decreto sul lavoro in busta paga. Grazie al taglio del cuneo fiscale, all’accredito della quattordicesima (per coloro che ne hanno diritto) e al rimborso dell’Irpef, molti dipendenti vedranno un sostanziale aumento del proprio stipendio.

Nuove misure per ricalcolare lo stipendio netto dal lordo

A partire da luglio, i datori di lavoro dovranno ricalcolare lo stipendio netto dal lordo, poiché il governo ha introdotto nuove misure. Per tutti i lavoratori con una retribuzione pari o inferiore a 2.692 euro mensili, ci sarà un ulteriore taglio del 4% della quota contributiva a carico del dipendente. Questo porterà a una quasi raddoppiamento dello stipendio per una significativa parte dei dipendenti.

Aumento dell’esenzione dal cuneo fiscale

Secondo l’articolo 34 del decreto lavoro, per i periodi di paga compresi tra il 1 luglio 2023 e il 30 novembre 2023, si aumenta l’esenzione dal cuneo fiscale da due a sei punti percentuali per i redditi fino a 35.000 euro e a sette punti percentuali per i redditi fino a 25.000 euro, senza influire sulla tredicesima.

Questo significa che il nuovo taglio del cuneo fiscale avrà gli effetti seguenti: una riduzione di quattro punti percentuali che porterà, per i redditi più bassi, a un’esenzione del 7%. A partire da luglio 2023, questa riduzione si applicherà alle buste paga con una retribuzione fino a 2.692 euro, pari al 6%; per quelle che non superano i 1.923 euro, raggiungerà invece il 7%. Il meccanismo operativo sarà simile a quello già in vigore, ovvero una riduzione dell’importo dei contributi a carico dei dipendenti.

Impatto sugli stipendi

Quali saranno gli effetti sugli stipendi? Con il nuovo taglio del cuneo fiscale di ulteriori 4 punti percentuali, coloro che guadagnano 1.000 euro al mese risparmieranno complessivamente 70 euro al mese. Per uno stipendio di 1.500 euro al mese, il risparmio salirà a 105 euro al mese. Chi guadagna 2.000 euro al mese potrà beneficiare di un risparmio fino a 120 euro al mese considerando lo sgravio del 6%. Salendo a 2.500 euro, il risparmio sarà di 150 euro al mese.

Irpef e quattordicesima mensilità

È importante ricordare, però, che il risparmio non si rifletterà completamente sull’importo netto dello stipendio. Poiché i contributi versati saranno minori, la base imponibile su cui viene calcolata l’Irpef aumenterà. Di conseguenza, l’imposta sul reddito da versare sarà maggiore.

Per i lavoratori impiegati in settori in cui è previsto dal contratto collettivo, la busta paga di luglio includerà finalmente il pagamento della quattordicesima mensilità, che corrisponde all’importo dell’ultima retribuzione ricevuta. Tuttavia, è necessario aver lavorato almeno 12 mesi nell’ultimo anno per ricevere l’intera somma. Se si sono lavorati meno di 12 mesi, l’importo verrà ricalcolato considerando solo i mesi effettivamente lavorati.