Stralcio cartelle e rottamazione 2023: aumentano i beneficiari

Matteo Bertocci
  • Laureando presso l'Università di Perugia
10/05/2023

Sono stati recentemente approvati due emendamenti che amplieranno la platea dei beneficiari dello stralcio delle cartelle e della rottamazione quater nell’arco del 2023. Andiamo insieme a vedere di cosa trattano queste nuove aggiunte.

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Come abbiamo detto, tramite l’approvazione di due emendamenti correttivi approvati al decreto bollette si prevede la possibilità di uno stralcio delle cartelle fino a 1.000 euro e di una  rottamazione quater anche nel caso in cui il Comune non usi come tramite l’Agenzia delle Entrate per la riscossione dei debiti, ma anzi lo faccia in modo proprio o con affidamento del recupero a istituzioni terze, come ad esempio, agenti di riscossione privati.

Va detto però che, adesso, per far si che i cittadini accedano allo stralcio delle cartelle e alla rottamazione automatica dei debiti, serve una delibera delle Regioni che dovranno fissare le regole per accedere alla tregua fiscale.

Lo stralcio delle cartelle e rottamazione si allarga

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Ad oggi sia la cancellazione dei debiti, con limite fissato a 1.000 euro, sia la rottamazione è resa possibile solo per i debiti fatti recapitare per nome dell’Agenzia delle Entrate Riscossione. I due emendamenti, di cui parlavamo poco sopra, aprono la possibilità di stralcio e rottamazione anche per quei debiti che i Comuni e gli enti locali hanno deciso di riscuotere in modo proprio oppure tramite agenti di riscossione del settore privato.

Questo aggiunge moltissime persone alla tregua fiscale, le quali non erano state incluse nella misura presente nella Legge di Bilancio 2023 proprio perché non in possesso di una cartella esattoriale iscritta a ruolo.

Stralcio cartelle: cosa cambia

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La procedura per accedere a questa sanatoria è ovviamente diversa per coloro che, per l’appunto, non sono iscritti a ruolo, come detto prima. Si dovranno infatti stabilire le regole, da parte dei comuni e degli enti locali, tramite apposita delibera. Proprio in questa delibera andranno specificate:

  • numero di rate e scadenza delle stesse;
  • modalità di adesione;
  • termini di presentazione dell’istanza;
  • termine entro il quale viene trasmessa la comunicazione complessiva.