Superbonus 110%, addio alla proroga: ecco cosa sapere

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
30/09/2023

Il superbonus 110% in Italia non sarà prorogato, con il Senato che ha confermato il calo delle aliquote fiscali dal 2024. Gli operatori e i cantieri dovranno affrontare le conseguenze della decisione, poiché i cantieri in corso e la cessione del credito saranno direttamente influenzati dalla fine dell’agevolazione.

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L’Italia, come Repubblica parlamentare, rispetta le decisioni del Parlamento eletto dalla popolazione. Il Senato italiano ha concluso che il superbonus 110% ha raggiunto la sua conclusione, nonostante le richieste di proroga provenienti da vari settori.

Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti aveva precedentemente stabilito una scadenza per l’agevolazione, e le speranze di una proroga sono state infrante recentemente al Senato.

Fine del Superbonus 110%

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Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti aveva chiaramente annunciato che il superbonus 110% non sarebbe stato prorogato. A partire dall’1 gennaio 2024, l’aliquota fiscale avrebbe iniziato a diminuire, passando al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.

Nonostante le speranze legate alla conversione del Decreto Legge n. 104/2023 (Decreto Asset) entro il 9 ottobre 2023, gli emendamenti volti a estendere i tempi per i cantieri in corso sono stati respinti al Senato.

Superbonus: prossimi passi

Con il tempo limitato per la conversione in legge, è probabile che verrà presentato un testo preparato dalle forze di governo, richiedendo la fiducia del Senato e della Camera dei Deputati prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Tuttavia, la nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (NADEF) indica l’intenzione di porre definitivamente fine al superbonus 110%.

Effetti della decisione

Sembra che le forze di governo potrebbero non comprendere appieno gli effetti di questa decisione. Gli operatori non cercavano una proroga per l’utilizzo del superbonus, ma piuttosto la possibilità di completare cantieri sospesi a causa delle incertezze normative degli ultimi due anni, in particolare riguardo alla cessione del credito.

Situazione per i cantieri

Per i cantieri che utilizzano sconti o la cessione del credito, l’aliquota fiscale scenderà al 70% a partire dall’1 gennaio 2024 (ridotta al 65% dall’1 gennaio 2025). Per quelli che hanno già utilizzato questi incentivi, il mancato completamento dei lavori comporterà la perdita della detrazione del 110%.

I cantieri senza sconti o cessioni dovranno pagare tutte le lavorazioni entro la fine del 2023. Infine, per coloro che utilizzano sconti e cessioni e non raggiungono un SAL minimo entro il 31 dicembre 2023, avranno l’opzione di una detrazione diretta o di accettare l’aliquota ridotta del 70% nel 2024 e 65% nel 2025.