Superbonus 110%, allarme Confartigianato: nuovi sviluppi per le limitazioni
In seguito alle limitazioni introdotte dal decreto Sostegni-ter in merito al Superbonus 110% arriva l’allarme di Confartigianato sul rischio di perdita dei posti di lavoro su cui la classe politica sta valutando degli emendamenti.
Superbonus 110%: l’allarme di Confartigianato
“Gli stop and go normativi sull’utilizzo dei bonus edilizia e riqualificazione energetica stanno rallentando la ripresa del settore delle costruzioni. In particolare, sono a rischio le assunzioni di 127mila lavoratori previste dalle imprese del settore nel primo trimestre del 2022”
Alla dichiarazione dell’organizzazione, è seguito l’appello dell’ente che richiede di eliminare le restrizioni introdotte dalla nuova normativa che rischiano di affossare il mercato delle costruzioni.
In base a una rivelazione in merito dell’Ufficio Studi, la Confartigianato sottolinea che il Superbonus 110%, introdotto con il Decreto Rilancio 2020, nell’arco di 20 mesi ha subito 9 interventi di modifica, 1 ogni 68 giorni. La modifica più recente è quella prevista dal Decreto Sostegni-ter che ha limitato la cessione del credito: tale restrizione rischia di frenare la corsa del settore delle costruzioni che ha determinato il 15,2% della crescita del Pil tra gennaio e settembre 2021.
Stando a quanto comunicato dall’organizzazione, i segnali negativi sono già riscontrabili in una rilevante riduzione dei lavori conclusi ammessi al Superbonus:
“[…] a gennaio ammontano a 1.563 milioni di euro, un valore praticamente dimezzato (-46,2%) rispetto ai 2.904 milioni di dicembre 2021 (che aveva segnato un +87,5% rispetto a novembre 2021)”.
La risposta della classe politica
In seguito all’allarme lanciato da Confartigianato, i partiti di maggioranza si preparano a modificare il nuovo decreto sostegni al Senato, dove è appena approdato: l’obiettivo è quello di consentire una doppia cessione dei crediti.
Nel frattempo, potrebbe aggiungersi un’altra modifica ai bonus edilizi per quanto riguarda le violazioni delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha proposto di subordinare l’ottenimento dei bonus edilizi all’applicazione dei contratti collettivi nazionali di settore, per tutelare sia i lavoratori che le imprese che già rispettano le regole.