Superbonus 110, attenzione alla scadenza del 31 marzo: chi riguarda e perché

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
08/03/2023

Per continuare ad usufruire dell’aliquota al 110% del Superbonus è necessario rispettare la scadenza del 31 marzo, che tuttavia riguarda una specifica categoria di contribuenti. Vediamo insieme nel dettaglio.

Edilizia

La Legge di Bilancio ha diminuito l’aliquota di detrazione relativa al Superbonus dal 110% al 90% e riservandone l’accesso a pochi cittadini.

Tuttavia, alcuni possono usufruire ancora dell’aliquota piena, purché si siano rispettate delle specifiche scadenze, compresa quella futura del 31 marzo. Facciamo chiarezza in merito.

Superbonus: perché è importante la scadenza del 31 marzo

Edilizia

È possibile usufruire della detrazione del 110% per le spese effettuate entro il 31 marzo 2023 in relazione agli interventi effettuati sulle villette unifamiliari e sulle unità con ingresso autonomo e indipendenza funzionale.

Tuttavia, per poter beneficiare del Superbonus, è necessario aver eseguito almeno il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022.

Le modifiche della Legge di Bilancio

La Manovra 2023 ha ridotto l’aliquota di detrazione prevista per il Superbonus dal 110 al 90% ed è stata inoltre aperta una nuova finestra temporale in relazione ad interventi realizzati da contribuenti titolari di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare che hanno effettuato lavori su un’unità immobiliare adibita ad abitazione principale.

Inoltre, per poter accedere all’agevolazione, è necessario essere in possesso di un reddito inferiore a 15 mila euro calcolato con le indicazioni del Decreto Rilancio articolo 119 comma 8 bis e con il quoziente familiare.

Come funziona la detrazione

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che per tutti i bonus edilizi, il diritto alla detrazione si ha soltanto al termine dei lavori. Ciò significa che la cessione del credito per i vari stati di avanzamento dei lavori che risultano asseverati e, in caso di lavori a cavallo di due anni, non si possono cedere le spese successive alla chiusura dei Sal perché si tratta di spese su lavorazioni da realizzare, con costi solo detraibili.

La cessione del credito

Per chi volesse effettuare l’opzione per la cessione del credito, i lavori devono essere completati prima di marzo 2024, ossia prima della scadenza per la comunicazione dell’opzione per le spese del 2023.