Superbonus 110%, continuano le truffe: il piano anti-frode del Governo

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
14/02/2022

La Guardia di Finanza ha scoperto frodi dal valore di 4 miliardi e 400 milioni ai danni dello Stato realizzate tramite la cessione del credito del Superbonus 110%. Pertanto, l’esecutivo è al lavoro sull’introduzione del cosiddetto “bollino anti-truffa”. Vediamo insieme di cosa si tratta.

money-1005479_1920I controlli della Guardia di Finanza hanno portato alla luce truffe ai danni dello Stato per un valore pari a 4 miliardi e 400 milioni di euro avvenute tramite la cessione del credito riguardante il Superbonus 110%. Per questo motivo il governo è al lavoro su un emendamento al decreto Milleproroghe che introduca il cosiddetto “bollino antitruffa“, che corrisponde a una certificazione dei crediti.

Superbonus 110%: truffe dal valore di 4,4 miliardi

money-1439125_1920La Guardia di Finanza ha scoperto truffe ai danni dello Stato per un valore di 4 miliardi e 400 milioni realizzate mediante la cessione del credito del Superbonus 110%. Tutto ciò è stato possibile poiché non era prevista alcuna restrizione alla possibilità di cedere bonus edilizi; pertanto, molti soggetti hanno assunto la posizione di intermediari, dichiarando di aver pagato i lavori ad aziende fittizie, per poi rivolgersi agli istituti finanziari e a Poste Italiane, i quali, una volta ricevuto il via libera dall’Agenzia delle Entrate, accreditavano il prezzo della cessione direttamente sul conto corrente del richiedente.

Bollino anti-truffa: di cosa si tratta

world-habitat-day-model-house-on-handIl Governo è al lavoro su alcuni correttivi anti-frode in merito ai bonus edilizi per evitare ulteriori danni, come annunciato dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, in una conferenza stampa insieme al ministro dell’Economia, Daniele Franco.

Questi correttivi saranno introdotti mediante il decreto Milleproroghe e prevedono l’introduzione del cosiddetto “bollino anti-truffe“, vale a dire una certificazione dei crediti: il primo acquirente dovrà verificare la bontà del credito, a cui sarà associato un codice identificativo univoco che permetterà di risalire alla sua provenienza. Questa certificazione dovrebbe impedire il riciclaggio dei soldi derivanti dal Superbonus e dagli altri bonus edilizi.

Inoltre, con la nuova norma la cessione multipla del credito dovrebbe tornare consentita ma solo tra gli intermediari finanziari sottoposto alla vigilanza diretta della Banca d’Italia.

Nel frattempo, le piattaforme di cessione del credito sono sospese, in attesa di una decisione del Governo.