Superbonus 110%: è possibile la cessione del credito a due persone diverse

Matteo Bertocci
  • Laureando presso l'Università di Perugia
14/02/2023

Superbonus 110%, la possibilità di dividere la cessione del credito in due quote del 50% ciascuna è stata confermata: dettagli sui criteri, i vincoli e le modalità di suddivisione.

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L’efficienza energetica è un tema di grande importanza in questi ultimi anni, sia dal punto di vista economico che ambientale. Il Superbonus ha reso queste istanze ancora più centrali. Una persona fisica che ha effettuato un intervento di risparmio energetico del 110% nel corso del 2022, completato il 31 dicembre, potrebbe essere interessata a cedere il credito maturato a due persone fisiche distinte, in parti uguali del 50% ciascuna. Sorge a questo punto un interrogativo, sulla possibilità e sulle modalità di cessione in questo caso specifico. Vediamo insieme nello specifico come fare.

Superbonus 110%: cessione del credito a due persone diverse

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Secondo l’Agenzia delle Entrate, è possibile effettuare la detrazione delle spese relative alle fatture di più fornitori, nonché lo sconto in fattura o la cessione del credito per quelle di altri fornitori. Va etto che questo risponde ad una situazione in cui ci sono più fornitori per un medesimo intervento.

Nel caso specifico della persona fisica che ha effettuato un intervento di risparmio energetico con un unico fornitore, l’Agenzia delle Entrate chiarisce che in caso di comunicazione per la prima cessione, il credito può essere ceduto parzialmente solo in tale sede, ma non può essere ulteriormente frazionato nelle successive cessioni. Quindi, la persona fisica in questione può cedere il credito parzialmente (50%) a una persona fisica e parzialmente (l’altro 50%) a un’altra persona fisica, solo in occasione della prima cessione. 

Cessione del credito: come funziona

Imposta donazione

Il contribuente può detrarre le spese sostenute per i lavori dalle sue tasse nei successivi 5 anni. Nel caso volessimo ottenere subito la liquidità necessaria per avviare i lavori, è possibile cedere il credito fiscale a un terzo soggetto. Questo meccanismo è stato introdotto per promuovere l’utilizzo del Superbonus.

La normativa è stata modificata dall’ultima versione del Dl Aiuti quater, che prevede fino a 5 passaggi di cessione del credito fiscale per i bonus edilizi.

Questi passaggi sono così distribuiti:

  •  una cessione libera;
  • fino a tre cessioni a favore di banche, intermediari finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario e imprese di assicurazione autorizzate;
  • un’ultima cessione da parte delle banche ai clienti con Partita Iva, che non potranno ulteriormente cedere il credito.

I crediti non utilizzati relativi al superbonus, se comunicati all’Agenzia delle Entrate entro il 31 ottobre 2022, possono essere fruiti in 10 rate annuali di pari importo, ma non possono essere richiesti a rimborso in futuro.