Superbonus 110%: nel 2022 senza ISEE?

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
08/12/2021

Si avvicina il momento della conferma ufficiale della Legge di Bilancio, dunque sarà possibile presentare gli ultimi emendamenti per eventuali correzioni. Alcuni di questi riguardano il superamento del sistema ISEE per il Super bonus 110%: vediamo insieme le novità. 

superbonus 110

Il Superbonus 110% torna protagonista nella nuova Legge di Bilancio, infatti sono sempre di più gli emendamenti presentati dai partiti per modificare il testo della manovra. Ultimo tema dibattuto è quello del superamento del sistema ISEE per le villette. Si sta discutendo inoltre sulla proroga del Bonus facciate al 90% per il 2022. Le decisioni che l’esecutivo prenderà in questi giorni saranno cruciali per il destino di molte abitazioni degli italiani.

Scopriamo tutte le novità insieme!

Superbonus 110% e ISEE: tutte le novità

Lavori

Si sta discutendo molto sul sistema ISEE legato alle villette, in quanto il sistema per coloro che non hanno presentato la Cila entro il 30 Settembre 2021 non sta riscontrando il successo sperato. La modifica del funzionamento potrebbe essere presa seriamente in considerazione anche perché a schierarsi a favore è il blocco che compone la maggioranza.

Tra le richieste al vaglio, vi è quella di togliere il limite ISEE e di posticipare il termine di presentazione della Cila al 31 Marzo 2022. Onde evitare di creare un nuovo terreno di scontro politico Draghi potrebbe acconsentire alla modifica.

Legge di bilancio: non solo Superbonus ma anche Bonus Facciate

Facciate

Le discussioni sui bonus edilizi non si fermano al mero Superbonus 110%, ma riguardano anche il Bonus facciate. Al momento la detrazione per tali interventi è del 90%, ma secondo la prima bozza della legge di Bilancio tale percentuale verrà abbassata al 60%.

Anche in questo caso le forze di maggioranza non sono d’accordo e dunque sono stati presentati degli emendamenti per prorogare il Bonus facciate con le detrazioni al 90%, così come è previsto ora.

La palla ora passa al premier che dovrà capire come gestire al meglio la situazione, onde evitare scossoni interni alla maggioranza, che potrebbero minare il percorso politico del governo.