Superbonus 110: per chi diminuirà l’aliquota al 90%

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
09/11/2022

Il nuovo governo Meloni ha intenzione di accelerare i tempi e diminuire l’aliquota del Superbonus già a partire dal 2023. Ma chi riguarderà questa modifica? Vediamo insieme.

Lavori, Edilizi

Il governo Meloni è pronto a introdurre importanti modifiche al Superbonus 110%, soprattutto per quanto riguarda l’aliquota di detrazione e i requisiti di accesso al bonus.

L’obiettivo è quello di ridurre l’aliquota al 90%, ma non per tutti, nonostante fosse già prevista una diminuzione progressiva per gli anni successivi al 2023. Ma vediamo insieme nel dettaglio chi riguarderanno le nuove modifiche.

Superbonus 110: si abbassa al 90%

Lavori, Edilizi

Secondo la normativa, l’aliquota di detrazione prevista per il Superbonus 110 si sarebbe dovuta abbassare al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. Tuttavia, il nuovo governo vorrebbe anticipare i tempi, diminuendo le aliquote a partire dal prossimo anno.

Con la Legge di Bilancio 2023, di prossima approvazione, si pensa di mettere mano soprattutto alle aliquote di detrazione e ai requisiti di accesso relativi al Superbonus 110.

Nello specifico, si pensa di abbassare la percentuale di detrazione al 90% per condomini e edifici unifamiliari a patto che questi vengano utilizzate come prima casa, ma ad oggi la legge prevede ancora l’aliquota piena anche per i condomini per tutto il 2023.

Inoltre, il governo Meloni vorrebbe prorogare la misura anche nel 2023 per le villette unifamiliari riducendone l’aliquota al 90%, a patto che l’edificio risulti prima casa e se il reddito del titolare non superi una certa soglia.

Come cambieranno i requisiti

Edilizia

Il governo Meloni sta pensando di introdurre il quoziente familiare per il Superbonus 110% applicato alle villette.

Attualmente, il sistema di tassazione Irpef si basa sul reddito del singolo contribuente. Il quoziente familiare prevede la somma dei redditi del nucleo familiare e la successiva divisione per numero di parti risultante dall’attribuzione di un coefficiente a ciascun componente.

Questo sistema avvantaggia le famiglie con più figli ed è già stato adottato in Francia con discreto successo.