Superbonus 2023: come funziona lo spalmacrediti?
Il Decreto sulla cessione dei crediti introduce lo spalmacrediti per diluire i crediti fiscali legati alle ristrutturazioni in un arco temporale più lungo. La legge prevede la regolamentazione dell’Agenzia delle Entrate e la possibilità di utilizzare i crediti in dieci rate annuali di pari importo.
Il Decreto n.11/2023 sulla cessione dei crediti è stato approvato dal Senato e si aspetta ora la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Il provvedimento prevede l’introduzione dello spalmacrediti, uno strumento che consentirà di diluire l’utilizzo dei crediti fiscali legati alle ristrutturazioni in un arco temporale più lungo. Il Sole 24 Ore riporta che il sistema sarà regolato dall’Agenzia delle Entrate e riguarderà i crediti comunicati entro il 31 marzo 2023.
Approvato il Decreto sulla cessione dei crediti
Il Decreto n.11/2023 sulla cessione dei crediti è stato approvato dal Senato ed è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Il provvedimento introduce diverse novità, tra cui lo spalmacrediti, uno strumento che consente di utilizzare i crediti fiscali legati alle ristrutturazioni in un arco temporale più lungo.
Lo spalmacrediti: diluire i crediti fiscali in dieci anni
Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, il sistema di spalmacrediti riguarderà i crediti comunicati entro il 31 marzo 2023 e non si limiterà più al 31 ottobre 2022. La piattaforma telematica per la comunicazione di cessione e sconto verrà aggiornata, introducendo la possibilità di diluire i crediti in dieci anni. La legge specifica che i crediti d’imposta “non ancora utilizzati possono essere fruiti in dieci rate annuali di pari importo” e non vi sono vincoli temporali sulla scelta di utilizzarli.
La soluzione ai crediti incagliati affidata ai privati
Secondo il Sole 24 Ore, la soluzione al problema dei crediti incagliati è lasciata principalmente ai privati attraverso la creazione di un veicolo finanziario per la compravendita. Le banche utilizzeranno gli spazi fiscali ancora a disposizione e chi ha esaurito i propri crediti potrà smaltire fino al 10% dei crediti scontati annualmente attraverso una compensazione con i buoni del Tesoro, con emissioni a partire dal 2028.
In sintesi
In sintesi, la legge sulla cessione dei crediti introdurrà lo spalmacrediti, uno strumento già presente nell’Aiuti Quater, che consentirà di diluire l’utilizzo dei crediti fiscali legati alle ristrutturazioni in un arco temporale di dieci anni, estendendo la possibilità dal superbonus al sismabonus e al bonus barriere architettoniche.
Il sistema sarà regolato dall’Agenzia delle Entrate e riguarderà i crediti comunicati entro il 31 marzo 2023. Non vi sono vincoli temporali sulla scelta di utilizzare i crediti e la soluzione ai crediti incagliati verrà lasciata principalmente ai privati attraverso la creazione di un veicolo finanziario per la compravendita.