Superbonus: cosa cambia nel 2024-2025?
Il Superbonus 110% e gli altri bonus edilizi si avviano verso la cancellazione, e tra tre mesi, il 31 dicembre 2023, un importante capitolo nel panorama degli incentivi edilizi giungerà alla sua conclusione. Il Decreto Asset ha stabilito una scadenza chiara: a partire dall’1 gennaio 2024, solo alcune categorie avranno accesso al Superbonus 110%.
Coloro che potranno continuare ad usufruire dell’incentivo dovranno soddisfare determinati requisiti temporali. Ad esempio, i condomini che hanno approvato i lavori entro il 18 novembre 2022 e presentato la CILAS entro il 31 dicembre 2022 saranno tra i beneficiari. Lo stesso vale per i condomini che hanno approvato i lavori tra il 19 e il 24 novembre 2022 e hanno presentato la CILAS entro il 25 novembre 2022.
Superbonus: quali sono le novità?
Inoltre, gli edifici monoproprietario da 2 a 4 unità immobiliari con CILAS presentate entro il 25 novembre 2022 e gli edifici con richieste di demolizione e ricostruzione con istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo entro il 31 dicembre 2022 potranno continuare a beneficiare del Superbonus.
Cosa succede al Superbonus per il 2023?
Nel corso del 2023, il Superbonus rimarrà in vigore con un’aliquota al 110% e una al 90%. Coloro che completano il 30% dell’intervento complessivo entro il 30 settembre 2022 continueranno a usufruire del 110%, mentre il 90% sarà disponibile per interventi avviati dall’1 gennaio 2023.
Aliquote in discesa dal 2024?
Tuttavia, a partire dal 2024, le aliquote del Superbonus inizieranno a diminuire. Le persone fisiche proprietarie di edifici unifamiliari o unità immobiliari autonome e indipendenti perderanno l’accesso ai contributi edilizi. Per i condomini e gli edifici monoproprietario da 2 a 4 unità immobiliari, l’aliquota scenderà al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.
Il governo concederà più tempo?
Mentre la scadenza del Superbonus 110% si avvicina, il governo sembra intenzionato a mantenere la decisione presa. Tuttavia, vista la riapertura della cessione del credito di Poste Italiane, potrebbe concedere qualche mese in più per completare i lavori con l’aliquota del 110%. Resta da vedere se ulteriori modifiche verranno apportate a questa importante iniziativa nell’ambito dell’edilizia.