Superbonus e cessione del credito: cosa potrebbe cambiare con il Decreto Asset
Il Parlamento italiano sta prendendo decisioni cruciali sul futuro del Superbonus 110% e delle opzioni alternative, come la cessione del credito e lo sconto in fattura, mentre esamina il Decreto Asset. Gli emendamenti proposti coprono una vasta gamma di questioni, dalla proroga del Superbonus alle agevolazioni fiscali e alle disposizioni per il rilascio agevolato del Durc, nonché soluzioni per i crediti edilizi.
Il Parlamento prende il timone sul futuro del Superbonus 110% e delle opzioni alternative mentre esamina il Decreto Asset al Senato. Le proposte includono una proroga per il Superbonus e detrazioni fiscali, il rilascio agevolato del Documento Unico di Regolarità Contributiva (Durc), e soluzioni per i crediti edilizi.
Superbonus: emendamenti in gioco
Il Parlamento sta esaminando 28 emendamenti focalizzati sugli articoli 24 e 25 del Decreto Asset, con proposte dettagliate per affrontare le sfide legate al Superbonus 110% e ai crediti edilizi.
Nuove regole per il superbonus
Un emendamento chiave, proposto da Aurora Floridia del Gruppo Misto, mira a riscrivere l’articolo 24 per estendere la validità del Superbonus 110% fino al 31 marzo 2024, se il 30% dei lavori è stato completato entro il 30 settembre 2022.
Detrazioni fiscali estese
Un altro emendamento propone di estendere le detrazioni fiscali per gli interventi edilizi fino al 30 giugno 2024, se il 30% dell’intervento è stato completato entro il 31 dicembre 2023, secondo le specifiche condizioni.
Agevolazioni sul Durc
Per le imprese con crediti derivanti dal Superbonus pari al 20% del fatturato, i requisiti per il rilascio del Documento Unico di Regolarità Contributiva (Durc) saranno sospesi fino al 31 dicembre 2024.
Riduzione di interessi e sanzioni
Le imprese e i professionisti con crediti derivanti dal Superbonus del 20% del fatturato avranno l’esonero dal pagamento di interessi di mora e sanzioni per ritardi nei pagamenti delle imposte, tasse e contributi del 2022 e 2023.
Sfide per i crediti edilizi
Proposte controversie riguardano il trasferimento dei crediti edilizi detenuti dal sistema bancario alle società del Ministero dell’Economia e delle Finanze, sollevando interrogativi sulla loro efficacia e l’implementazione di un fondo di garanzia per coprire le banche e gli intermediari finanziari nell’acquisto dei crediti.