Superbonus: Giugno mese dei record per investimenti

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
09/07/2022

A Giugno si è registrato un aumento molto importante degli investimenti sostenuti per il Superbonus 110%, di gran lunga superiore a quelli sostenuti nel mese di Maggio 2022. Il problema è che il valore degli investimenti è superiore a quanto stanziato dal governo: approfondiamo insieme la questione.

superbonus 110

Il Superbonus 110%, nonostante le numerose critiche e le dinamiche politiche che sembrano screditarlo, ha comunque molto appeal presso i contribuenti. Questa accezione ha portato nel mese di Giugno un aumento degli investimenti superiori a quelli previsti. Come prevedibile però, questi hanno superato i fondi disponibili: cosa succederà ora?

Facciamo chiarezza a riguardo nel seguente articolo.

Superbonus 110%: a quanto ammontano gli investimenti di Giugno?

CISA lavori superbonus

Come già annunciato, nel mese di Giugno sono aumentati di moltissimo gli investimenti relativi al Superbonus 110%, al punto da andare a sforare il fondo messo a disposizione dal governo appositamente. Ma a quanto ammontano gli investimenti sostenuti nel mese di Giugno? Stando ai dati rilasciati dal governo, solo nel mese scorso gli aumenti sono stati di 4,6 miliardi di euro.

Si è passati da un totale di 30,6 miliardi di euro presenti nel mese di Maggio, ai 35,2 miliardi nel mese di Giugno. Se si considerano le detrazioni previste a carico dello Stato, si arriva a 38,7 miliardi di euro, di gran lunga superiore a quanto fissato dal governo.

Superbonus: novità del dl Fisco

Casa

Il Superbonus è spesso al centro del dibattito politico, in  quanto sono in ballo circa 40 miliardi di euro di investimenti, fondamentali per il settore dell’edilizia. La fiducia sull’ultimo decreto Aiuti è stata incassata, ma rimangono ancora delle questioni aperte. Tra queste vi è la responsabilità del cessionario ossia colui che si vede ceduto il credito.

Il nodo sono i controlli che l’Agenzia delle Entrate dovrà effettuare sui cessionari: questi infatti sono considerati troppo elevati e si mira ad una diminuzione, trainate in particolare da Lega, PD, FI e FdI.