Superbonus, novità in arrivo: detrazione, rate e costi ammessi
Ci sono delle novità in arrivo per quello che riguarda il Superbonus, l’agevolazione per i lavori di ristrutturazione che dovrebbe essere rivisto nella Legge di Bilancio 2024. Secondo quanto riportato dall’analisi del Messaggero, si sta pensando di rivedere il contributo che può essere corrisposto a chi inoltra la domanda.
Per quanto riguarda il Superbonus, l’agevolazione che viene corrisposto per chi effettua lavori di ristrutturazione e che in un primo momento era previsto con un contributo del 110% rispetto alla spesa effettuata, ci sono delle interessanti novità in arrivo. Secondo quanto riportato dal Messaggero, infatti, si sta andando in questa direzione e potrebbero essere diverse le specifiche che cambieranno.
Superbonus: nuovo contributo
In particolare, secondo le prime analisi effettuate dal governo, potrebbe essere fissato un contributo pari al 60% delle spese effettuate per i lavori di ristrutturazione – con specifica attenzione per la riqualificazione energetica e antisismica. La detrazione potrà essere recuperare attraverso rate annuali, per un tempo massimo di recupero che dovrebbe essere fissato in 10 anni.
Superbonus: beneficiari e quota del contributo
Non per tutti sarà prevista la stessa quota di contributo. Al vaglio del governo dovrebbe esserci la possibilità di far salire l’agevolazione in presenza di particolari requisiti, come ad esempio per le famiglie che risultano avere un reddito Isee inferiore a 15mila euro: in questo caso, quindi, si potrebbe arrivare ad una detrazione pari al 100% delle spese sostenute.
Superbonus: green e riqualificazione energetica
Il governo starebbe pensando di inserire anche un premio – ovvero una maggiorazione del contributo – per chi decide, attraverso i lavori di ristrutturazione e riqualificazione, di far salire la classe energetica del proprio immobile, portandola a migliorare di due o addirittura tre classi energetiche.
Superbonus: sconto in fattura o cessione credito?
L’ultimo nodo sul tavolo del governo è quello legato alla modalità con la quale si potrà usufruire del bonus, ovvero il ritorno dello sconto in fattura o della cessione del credito, eliminati solo qualche mese fa.