Superbonus: per chi aumentano le tasse?
Con l’emanazione della bozza della Legge di Bilancio, il quadro della prossima manovra del governo italiano inizia a delinearsi, benché subirà ulteriori modifiche nei successivi passaggi parlamentari. Tra le disposizioni che hanno attirato l’attenzione degli esperti, ci sono alcune “tasse nascoste” che colpiscono diversi settori, tra cui l’aumento delle tasse sulle plusvalenze degli immobili ristrutturati con il Superbonus al 110%.
Questa modifica non avrà effetto su tutti i beneficiari del Superbonus, ma solo su alcuni specifici casi. È importante sottolineare che la bozza è ancora suscettibile di modifiche nel processo parlamentare.
Superbonus: stop alla proroga
Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giorgetti, ha precedentemente dichiarato che il Superbonus al 110%, voluto dal governo Conte, non sarà prorogato a causa dei notevoli costi che graverebbero sul bilancio dello Stato. Questa decisione ha influito sulla manovra del 2024 e potrebbe avere ripercussioni anche nelle manovre successive.
Più tasse per recuperare i fondi
Il governo sembra intenzionato a recuperare almeno una parte dei fondi investiti in alcune delle ristrutturazioni resesi necessarie, in parte, per finanziare il taglio del cuneo fiscale. Questo si tradurrà in un aumento delle tasse su alcune operazioni legate al Superbonus.
Aumenta l’aliquota della ritenuta
In particolare, l’aliquota della ritenuta collegata ai bonifici, che è necessaria per ottenere i benefici del Superbonus casa, aumenterà dall’8% all’11%. Inoltre, coloro che hanno usufruito del Superbonus saranno soggetti a un riesame del valore fiscale dell’immobile alla luce delle migliorie apportate grazie alla ristrutturazione agevolata. Questo comporterà un aumento delle imposte in caso di vendite immobiliari a seguito dell’incremento del valore dell’immobile.
Nuova tassa sulle plusvalenze
Infine, l’articolo 18 della bozza della Legge di Bilancio prevede che le plusvalenze realizzate dalla vendita di beni immobili ristrutturati con il Superbonus saranno soggette a una tassazione del 26%. Questo imposta non si applicherà solo alla parte scontata relativa ai costi di ristrutturazione, ma all’intera plusvalenza. Tuttavia, sono previste alcune eccezioni per gli immobili acquisiti per successione e quelli adibiti a prima casa per la maggior parte dei cinque anni precedenti.