Superbonus: riparte la cessione dei crediti?
Continua ad evolvere la questione legata al Superbonus 110%, in particolare con la recente circolare dell’Agenzia delle Entrate che prevede modifiche alla cessione dei crediti. Questa infatti tende ad allentare la stretta sulla responsabilità solidale di coloro che andranno ad acquistare i pacchetti dei crediti.
La nuova circolare dell’Agenzia delle Entrate è un tassello atteso quanto fondamentale per la prosecuzione dei lavori inerenti al Superbonus 110%. Questo documento era fortemente atteso dalle banche, in quanto si andrà a riscrivere in meglio le leggi dei bonus edilizi. Le modifiche prevedranno in particolare asseverazioni per i lavori del passato, che hanno l’obiettivo di riavviare gli acquisti e la messa in sicurezza dei vecchi crediti.
Superbonus 110%: come far ripartire gli acquisti
Il panorama dei bonus edilizi aveva subito un forte stop a causa della volontà del governo Draghi di eliminarli in quanto considerati un problema per le casse dello Stato. Le previsioni dell’Agenzia delle Entrate del 23 Giugno 2022 avevano paralizzato il mercato dei crediti d’imposta, al punto da rendere i bonus edilizi un sogno per i potenziali beneficiari.
Ora però la ripartenza è possibile, sempre per volontà dell’Agenzia delle Entrate, che ha concesso la possibilità di sbloccare i quasi 80 miliardi di crediti d’imposta bloccati presso gli istituti di credito. Il meccanismo sembra dunque pronto a ripartire, vediamo però con che responsabilità in più.
Superbonus 110%: quanto è responsabile chi compra i crediti?
Vediamo ora come varia la responsabilità di coloro che si apprestano ad acquistare i crediti relativi ai bonus edilizi. La circolare dell’Agenzia delle Entrate ha evidenziato quanto il fornitore sia responsabile in solido per lo sconto applicato in fattura, in quanto:
Qualora sia accertata la mancata sussistenza, anche parziale, dei requisiti che danno diritto alla detrazione d’imposta.
La responsabilità di chi compra i crediti dunque si attesta nel momento in cui questi siano colpevoli di aver agito con dolo o colpa grave.