Superbonus sostenibile per edifici meno efficienti: di cosa si tratta
I commercialisti propongono un superbonus “sostenibile” per il 2024-2025, mirato agli edifici meno efficienti e alle imprese, utilizzando risorse del PNRR e mantenendo la cessione del credito. La proposta mira a garantire un equilibrio tra la crescita economica, il miglioramento energetico e la sostenibilità dei conti pubblici.
I commercialisti propongono un superbonus “sostenibile” per il 2024 e il 2025, che consenta interventi di efficientamento energetico sugli edifici meno efficienti e sui grandi condomini. La proposta prevede l’allungamento dell’agevolazione per specifici interventi utilizzando risorse del PNRR e mantenendo il meccanismo della cessione del credito. Inoltre, si suggerisce di introdurre agevolazioni per il miglioramento energetico delle imprese, considerando che il consumo energetico aziendale supera quello domestico.
Estensione del superbonus per gli edifici meno efficienti
Il superbonus sostenibile per gli edifici meno efficienti potrebbe essere esteso fino al 2024 e al 2025, secondo le proposte avanzate dai commercialisti. Questa estensione dell’agevolazione sarebbe rivolta agli edifici destinati all’edilizia residenziale pubblica e alle famiglie con bassi redditi.
Si suggerisce di ripristinare la cessione del credito o lo sconto in fattura per tali interventi specifici, utilizzando parte dei fondi del PNRR. La proposta è stata presentata dal presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili durante gli Stati generali della professione.
Revisione del superbonus
Il superbonus sostenibile per gli edifici meno efficienti, che utilizza le risorse del PNRR, è stato oggetto di una revisione complessiva durante la conversione del decreto Cessioni. Il blocco della cessione del credito, stabilito dal DL 11/2023, avrà un impatto significativo sull’utilizzo dell’agevolazione.
Agevolazioni per il miglioramento energetico delle imprese
I commercialisti hanno proposto misure per il miglioramento energetico anche per le imprese al fine di preservare gli effetti positivi che il superbonus ha avuto sulla crescita economica del Paese negli ultimi tre anni.
La proposta mira a trovare un equilibrio tra la sostenibilità delle misure per i conti pubblici e la possibilità di mantenere importanti incentivi per la crescita economica e il miglioramento energetico.
Inoltre, i commercialisti suggeriscono di destinare parte delle risorse anche alle aziende, tramite meccanismi di detrazione fiscale o riconoscimento di crediti di imposta legati all’installazione di sistemi di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, in particolare l’energia solare fotovoltaica.
I motivi della proposta
Questa proposta è motivata dall’andamento altalenante dei prezzi energetici e dalla constatazione che la maggior parte dei consumi energetici proviene dagli edifici non domestici. Interventi mirati per le imprese potrebbero quindi ottenere risultati significativi.
Tali misure, insieme a controlli per prevenire abusi, consentirebbero di evitare impatti negativi sull’occupazione nel settore dell’edilizia.