Taglio delle accise sui carburanti: ulteriore proroga in vista
Carburanti: si va verso una proroga del taglio delle accise fino alla fine di novembre. Dopo la nuova scadenza fissata dall’ultimo decreto congiunto MEF-MiTE al 17 ottobre, il Governo starebbe valutando di posticipare ulteriormente il termine dell’intervento volto a combattere i rincari. Vediamo tutte le novità nel seguente articolo.
Carburanti: sempre più probabile una nuova proroga del taglio delle accise fino alla fine di novembre 2022, dopo il prolungamento al 17 ottobre già disposto pochi giorni fa dall’ultimo decreto congiunto tra MEF e MiTE.
Vediamo nel seguente articolo quali sono le ultime novità a riguardo.
Carburanti: taglio accise per tutto novembre?
Il Governo starebbe pensando di prorogare fino alla fine di novembre il taglio delle accise sul prezzo dei carburanti, pari a 30,5 centesimi per benzina e gasolio e a 10,5 centesimi per il GPL. È quanto contenuto nel nuovo decreto Aiuti ter, approvato dal Consiglio dei Ministri in data 16 settembre 2022. Al momento il provvedimento è in bozza, perché diventi definitivo si attende il decreto interministeriale.
Il taglio delle accise sul carburante, ricordiamo, prevede le seguenti riduzioni:
- 25 centesimi in meno al litro per benzina e gasolio;
- 8,5 centesimi in meno al litro per il GPL.
Sommando l’IVA, lo sconto totale per litro è pari a 30,5 centesimi per benzina e gasolio e a 10,5 centesimi per il GPL.
Taglio delle accise: come è possibile?
Come avvenuto nelle scorse settimane, le minori entrate dovute al taglio delle accise sui carburanti saranno compensate dal maggiore gettito fiscale. Secondo l’articolo 1, comma 290 della Legge Finanziaria 2008, infatti:
Ai fini della tutela del cittadino consumatore, con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, le misure delle aliquote di accisa sui prodotti energetici usati come carburanti ovvero come combustibili per riscaldamento per usi civili, stabilite dal testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative, di cui al decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, e successive modificazioni, sono diminuite al fine di compensare le maggiori entrate dell’imposta sul valore aggiunto derivanti dalle variazioni del prezzo internazionale, espresso in euro, del petrolio greggio.