Tampon tax, riduzione dell’Iva sugli assorbenti: cos’è, come funziona e cosa cambia
Il Governo ha deciso di ridurre l’Iva del 22 al 10% applicata sugli assorbenti e simili. Molte, infatti, sono state le proteste nel corso degli anni in merito all’ingiusta applicazione di una aliquota prevista per i beni di lusso su prodotti che beni di lusso non sono. Vediamo insieme cosa prevede la nuova misura.
L’Iva al 22% viene applicata a quei beni considerati di lusso, ma avere le mestruazioni non né una scelta né un un lusso per le donne; pertanto, da tempo i movimenti femministi, e tutte le donne italiane, chiedevano una riduzione dell’imposta, che è stata finalmente ridotta al 10%. Ma sarà sufficiente?
Tampon tax: cos’è e come funziona
Con la misura introdotta dal Governo nel Documento programmatico di bilancio per il 2022 l’Iva si ridurrà dal 22% al 10%, l’imposta agevolata solitamente applicata per le ristrutturazioni edili; dunque, a differenza di quanto richiesto dalla popolazione interessata, non è stato ancora deciso di applicare l’Iva del 4% valida per i beni di prima necessità, come lo sono gli assorbenti per le donne. Per tale motivo, per quanto possa considerarsi un passo in avanti per l’Italia, sarà necessario attendere ancora per una giusta applicazione dell’Iva nei confronti degli assorbenti e affini.
Come funziona nel resto del mondo
Dall’altra parte, l’Irlanda nel 2006 ha deciso di azzerare l’imposta, così come ha fatto anche il Regno Unito negli anni successivi alla Brexit. Intanto, a Cipro l’Iva sugli assorbenti e affini è del 5% e in Francia del 5,5%. Sale al 6% in Portogallo, Belgio e Paesi Bassi, al 13% in Grecia.
Ma tra tutti, spicca la scelta della premier neozelandese Jacinda Ardern che ha deciso di distribuire dall’estate scorsa assorbenti e tamponi gratis alle ragazze di tutte le scuole della Nuova Zelanda.