TARI 2023: calcolo, scadenze e come pagare
La TARI è la tassa annuale dovuta dai cittadini ai Comuni per finanziare la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Vediamo nel seguente articolo chi deve pagarla, come si calcola l’importo e quali sono le istruzioni e le scadenze da rispettare per il 2023.
Come ogni anno, anche nel 2023 bisognerà pagare la TARI, la tassa sui rifiuti dovuta annualmente da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte in grado di produrre rifiuti urbani.
Vediamo nel dettaglio come si calcola la TARI, come funziona il pagamento e quali sono le scadenze da rispettare.
TARI: cos’è e quando spetta
La TARI è la tassa comunale dovuta per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti.
Il presupposto della TARI è previsto dal comma 641 della Legge di Stabilità 2014:
Il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di locali o di aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. Sono escluse dalla TARI le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili, non operative, e le aree comuni condominiali di cui all’articolo 1117 del codice civile che non siano detenute o occupate in via esclusiva. La TARI è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. In caso di pluralità di possessori o di detentori, essi sono tenuti in solido all’adempimento dell’unica obbligazione tributaria.
TARI: come si calcola
L’importo della TARI si calcola in base alla quantità di rifiuti prodotti in via presuntiva stabilita dalle delibere comunali, tenendo conto di due componenti:
- una quota fissa, calcolata moltiplicando i metri quadri dell’immobile (e delle relative pertinenze) per il numero degli occupanti (qualora il proprietario non risieda nella struttura il numero degli occupanti è determinato in via presuntiva tenendo conto di una specifica tabella);
- una quota variabile, che cambia da Comune a Comune in base alla quantità di rifiuto residuo conferito o di un quantitativo minimo obbligatorio.
Nel complesso, gli elementi da considerare per il calcolo della TARI sono i seguenti:
- superficie in metri quadri e dati catastali dell’immobile (e delle relative pertinenze);
- periodo di riferimento;
- numerosità del nucleo familiare;
- quota fissa;
- quota variabile;
- quota provinciale 5%.
Per i contribuenti non residenti il numero di occupanti è calcolato secondo il seguente schema:
- 1 occupante per i locali fino a 45 mq;
- 2 occupanti per i locali fino a 60 mq;
- 3 occupanti per i locali fino a 75 mq;
- 4 occupanti per i locali oltre i 76 mq.
TARI 2023: scadenze e pagamento
Le date esatte di scadenza per il pagamento della TARI variano da Comune a Comune, ma anche il prossimo anno la somma totale dovuta verrà suddivisa in tre tranche:
- il 1° acconto da pagare entro la fine di aprile;
- il 2° acconto da versare entro la fine di luglio;
- il saldo finale da pagare entro la fine di dicembre.
Queste, infine, le modalità di pagamento della TARI previste dai Comuni:
- modello F24;
- bollettino postale;
- MAV.