TARI 2023: cosa cambia dal prossimo anno?

Luca Paolucci
  • Laurea in Economia e Management
  • Laureato in Management Internazionale
16/10/2022

TARI, novità importanti per il prossimo anno. Dal 1° gennaio 2023, infatti, entreranno in vigore i nuovi obblighi introdotti per migliorare la qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani. Vediamo tutti i dettagli a riguardo nel seguente articolo.

Cartoon people throwing out rubbish and trash

TARI: dal 1° gennaio del 2023 entrerà in vigore il nuovo pacchetto di regole e obblighi destinato ai Comuni, introdotto con l’obiettivo di regolare la qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani.

Vediamo tutte le ultime novità che saranno operative a partire dal prossimo anno.

TARI 2023: le novità per i comuni

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Secondo il nuovo pacchetto di obblighi disegnato da ARERA, dal prossimo anno i Comuni dovranno assicurare continuità, regolarità e sicurezza del servizio. In relazione alla qualità contrattuale, invece, assumeranno importanza:

  • la gestione delle richieste di attivazione, variazione e cessazione del servizio;
  • la gestione dei reclami, delle richieste di informazioni e di rettifica degli importi addebitati;
  • le modalità e periodicità di pagamento, la rateizzazione e il rimborso degli importi non dovuti;
  • il ritiro dei rifiuti su chiamata;
  • disservizi e riparazione delle attrezzature per la raccolta domiciliare.

TARI 2023: cosa cambia per gli utenti

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Per quanto riguarda gli utenti, invece, la prima novità riguarda il piano straordinario di pagamento dilazionato della TARI, con i Comuni che dovranno garantire un’ulteriore rateizzazione per rate di importo minimo pari a 100 euro, o in caso superino del 30% il valore medio degli ultimi due anni:

  • per i beneficiari del bonus sociale previsto per i settori elettrico, gas e idrico;
  • per gli utenti che si trovano in condizioni economiche disagiate, individuati in base ai criteri comunali.

In riferimento, infine, ai reclami e alle richieste di informazione e di rimborso degli importi addebitati erroneamente, i nuovi standard prevedono tempi di risposta pari a 30 giorni. La verifica del bollettino TARI e la rettifica delle somme addebitate deve essere inoltre effettuata entro i 60 giorni lavorativi, e i rimborsi erogati entro 120 giorni.