TARI 2023: la guida per il calcolo e il pagamento

Luca Paolucci
  • Laurea in Economia e Management
  • Laureato in Management Internazionale
04/02/2023

La TARI rappresenta l’imposta dovuta ogni anno dai cittadini ai Comuni per finanziare il servizio di raccolta e di smaltimento dei rifiuti. Vediamo nel seguente articolo chi è tenuto a pagare la tassa, come si calcola l’importo dovuto e quali sono le scadenze per il 2023.

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La TARI è l’imposta sui rifiuti dovuta ogni anno dai cittadini che possiedono o detengono a qualsiasi titolo locali o aree scoperte in grado di produrre rifiuti urbani.

Vediamo come funziona la tassa nel seguente articolo.

TARI 2023: cos’è e quando si paga

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La TARI è la tassa comunale dovuta ogni anno per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Il pagamento della TARI spetta a chiunque sia in possesso, o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti urbani. Nello specifico, la TARI si paga per il possesso di:

  • locali, da intendersi tutte quelle strutture fissate al terreno e chiuse almeno su tre lati;
  • aree scoperte, ovvero aree su cui non sono presenti edifici o strutture edilizie, spazi circoscritti che non rappresentano parte integrante del locale, destinati a qualunque utilizzo, che forniscono rifiuti urbani e assimilati.

TARI 2023: come si calcola

L’importo della TARI 2023 si calcola in base alla quantità di rifiuti prodotti in via presuntiva stabilita dalle delibere comunali, tenendo conto di due componenti:

  • una quota fissa, calcolata moltiplicando i metri quadri dell’immobile (e delle relative pertinenze) per il numero degli occupanti (qualora il proprietario non risieda nella struttura il numero degli occupanti è determinato in via presuntiva tenendo conto di una specifica tabella);
  • una quota variabile, che cambia da Comune a Comune in base alla quantità di rifiuto residuo conferito o di un quantitativo minimo obbligatorio.

Gli elementi da considerare per il calcolo della TARI sono i seguenti:

  • superficie in metri quadri e dati catastali dell’immobile (e delle relative pertinenze);
  • periodo di riferimento;
  • numerosità del nucleo familiare;
  • quota fissa;
  • quota variabile;
  • quota provinciale 5%.

TARI 2023: come e quando pagare

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È tenuto a pagare la TARI chiunque occupi l’immobile, quindi:

  • il proprietario dell’immobile che occupa l’immobile;
  • l’affittuario che possiede un contratto di locazione superiore a 6 mesi. Nel caso in cui, infatti, l’inquilino abbia un contratto di locazione inferiore a 6 mesi, non è costretto a pagare la TARI, in quanto spetterebbe al proprietario dell’immobile.

TARI 2023: le scadenze

La TARI si può pagare tramite modello F24, bollettino postale o MAV. Le scadenze esatte vengono definite a livello comunale, ma la tassa anche quest’anno andrà pagata in tre tranche:

  • la prima da pagare entro la fine di aprile;
  • la seconda  da versare entro la fine di luglio;
  • il saldo finale da pagare entro la fine del mese di dicembre.