TARI 2023: la guida per il calcolo e il pagamento
La TARI rappresenta l’imposta dovuta ogni anno dai cittadini ai Comuni per finanziare il servizio di raccolta e di smaltimento dei rifiuti. Vediamo nel seguente articolo chi è tenuto a pagare la tassa, come si calcola l’importo dovuto e quali sono le scadenze per il 2023.
La TARI è l’imposta sui rifiuti dovuta ogni anno dai cittadini che possiedono o detengono a qualsiasi titolo locali o aree scoperte in grado di produrre rifiuti urbani.
Vediamo come funziona la tassa nel seguente articolo.
TARI 2023: cos’è e quando si paga
La TARI è la tassa comunale dovuta ogni anno per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Il pagamento della TARI spetta a chiunque sia in possesso, o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti urbani. Nello specifico, la TARI si paga per il possesso di:
- locali, da intendersi tutte quelle strutture fissate al terreno e chiuse almeno su tre lati;
- aree scoperte, ovvero aree su cui non sono presenti edifici o strutture edilizie, spazi circoscritti che non rappresentano parte integrante del locale, destinati a qualunque utilizzo, che forniscono rifiuti urbani e assimilati.
TARI 2023: come si calcola
L’importo della TARI 2023 si calcola in base alla quantità di rifiuti prodotti in via presuntiva stabilita dalle delibere comunali, tenendo conto di due componenti:
- una quota fissa, calcolata moltiplicando i metri quadri dell’immobile (e delle relative pertinenze) per il numero degli occupanti (qualora il proprietario non risieda nella struttura il numero degli occupanti è determinato in via presuntiva tenendo conto di una specifica tabella);
- una quota variabile, che cambia da Comune a Comune in base alla quantità di rifiuto residuo conferito o di un quantitativo minimo obbligatorio.
Gli elementi da considerare per il calcolo della TARI sono i seguenti:
- superficie in metri quadri e dati catastali dell’immobile (e delle relative pertinenze);
- periodo di riferimento;
- numerosità del nucleo familiare;
- quota fissa;
- quota variabile;
- quota provinciale 5%.
TARI 2023: come e quando pagare
È tenuto a pagare la TARI chiunque occupi l’immobile, quindi:
- il proprietario dell’immobile che occupa l’immobile;
- l’affittuario che possiede un contratto di locazione superiore a 6 mesi. Nel caso in cui, infatti, l’inquilino abbia un contratto di locazione inferiore a 6 mesi, non è costretto a pagare la TARI, in quanto spetterebbe al proprietario dell’immobile.
TARI 2023: le scadenze
La TARI si può pagare tramite modello F24, bollettino postale o MAV. Le scadenze esatte vengono definite a livello comunale, ma la tassa anche quest’anno andrà pagata in tre tranche:
- la prima da pagare entro la fine di aprile;
- la seconda da versare entro la fine di luglio;
- il saldo finale da pagare entro la fine del mese di dicembre.