TARI 2023: nuovi obblighi e cosa cambia

Luca Paolucci
  • Laurea in Economia e Management
  • Laureato in Management Internazionale
27/09/2022

TARI 2022: dal 1° gennaio 2023 entreranno in vigore i nuovi obblighi volti a regolare la qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani. Vediamo nel seguente articolo cosa cambierà per gli utenti e per i Comuni.

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Entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio del 2023 la nuova serie di obblighi sulla TARI destinato ai Comuni per la regolazione della qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani.

Vediamo nel seguente articolo tutte le ultime novità sulla tassa introdotte da ARERA.

TARI 2023: le novità per i comuni

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Per quanto riguarda la qualità tecnica, dal prossimo anno i Comuni dovranno assicurare continuità, regolarità e sicurezza del servizio, mentre in relazione alla qualità contrattuale assumono importanza:

  • la gestione delle richieste di attivazione, variazione e cessazione del servizio;
  • la gestione dei reclami, delle richieste di informazioni e di rettifica degli importi addebitati;
  • le modalità e periodicità di pagamento, la rateizzazione e il rimborso degli importi non dovuti;
  • il ritiro dei rifiuti su chiamata;
  • disservizi e riparazione delle attrezzature per la raccolta domiciliare.

TARI 2023: le novità per gli utenti

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Per quanto riguarda gli utenti, invece, la prima novità riguarda il piano straordinario di pagamento dilazionato della TARI, con i Comuni che dovranno garantire un’ulteriore rateizzazione per rate di importo minimo pari a 100 euro, o in caso superino del 30% il valore medio degli ultimi due anni:

  • per i beneficiari del bonus sociale previsto per i settori elettrico, gas e idrico;
  • per gli utenti che si trovano in condizioni economiche disagiate, individuati in base ai criteri comunali.

In riferimento, invece, ai reclami e alle richieste di informazione e di rimborso degli importi addebitati erroneamente, i nuovi standard prevedono tempi di risposta pari a 30 giorni. La verifica del bollettino TARI e la rettifica delle somme addebitate deve essere inoltre effettuata entro i 60 giorni lavorativi, e i rimborsi erogati entro 120 giorni.