TARI 2023: scadenza, chi la paga e come si calcola
La TARI è la tassa comunale dovuta annualmente dai cittadini per finanziare la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Vediamo nel seguente articolo come funziona il calcolo della TARI, in quali casi si è obbligati a versarla e quali sono le scadenze per il 2023.
La TARI è l’imposta sui rifiuti dovuta ogni anno da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte in grado di produrre rifiuti urbani. La tassa, da versare nelle casse dei Comuni, va pagate in tre tranche.
Vediamo tutti i dettagli in questo articolo.
TARI 2023: cos’è e quando si paga
La TARI è la tassa comunale dovuta per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Il pagamento della TARI, ai sensi dell’art. 1 c. 641 L. n. 147/2013, spetta a chiunque sia in possesso, o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti urbani. Nello specifico, deve pagare la TARI chi possiede:
- locali, da intendersi tutte quelle strutture fissate al terreno e chiuse almeno su tre lati;
- aree scoperte, ovvero aree su cui non sono presenti edifici o strutture edilizie, spazi circoscritti che non rappresentano parte integrante del locale, destinati a qualunque utilizzo, che forniscono rifiuti urbani e assimilati.
È obbligato a pagare la TARI chiunque occupi l’immobile, quindi:
- il proprietario dell’immobile che occupa l’immobile;
- l’affittuario che possiede un contratto di locazione superiore a 6 mesi. Nel caso in cui, infatti, l’inquilino abbia un contratto di locazione inferiore a 6 mesi, non è costretto a pagare la TARI, in quanto spetterebbe al proprietario dell’immobile.
Il pagamento della TARI 2023 può avvenire tramite modello F24, bollettino postale o MAV, e segue le scadenze definite a livello comunale. Ciò che è certo è che, anche quest’anno, il totale dovuto verrà diviso in tre tranche:
- il 1° acconto da pagare entro la fine di aprile;
- il 2° acconto da versare entro la fine di luglio;
- il saldo finale da pagare entro la fine di dicembre.
TARI 2023: come si calcola
L’importo della TARI 2023 si calcola in base alla quantità di rifiuti prodotti in via presuntiva stabilita dalle delibere comunali, tenendo conto di due componenti:
- una quota fissa, calcolata moltiplicando i metri quadri dell’immobile (e delle relative pertinenze) per il numero degli occupanti (qualora il proprietario non risieda nella struttura il numero degli occupanti è determinato in via presuntiva tenendo conto di una specifica tabella);
- una quota variabile, che cambia da Comune a Comune in base alla quantità di rifiuto residuo conferito o di un quantitativo minimo obbligatorio.
Gli elementi da considerare per il calcolo della TARI sono i seguenti:
- superficie in metri quadri e dati catastali dell’immobile (e delle relative pertinenze);
- periodo di riferimento;
- numerosità del nucleo familiare;
- quota fissa;
- quota variabile;
- quota provinciale 5%.
Per i contribuenti non residenti il numero di occupanti è calcolato secondo il seguente schema:
- 1 occupante per i locali fino a 45 mq;
- 2 occupanti per i locali fino a 60 mq;
- 3 occupanti per i locali fino a 75 mq;
- 4 occupanti per i locali oltre i 76 mq.