TARI: i nuovi obblighi in vigore da gennaio 2023

Luca Paolucci
  • Laurea in Economia e Management
  • Laureato in Management Internazionale
10/04/2022

TARI 2022: entreranno in vigore il 1° gennaio 2023 i nuovi obblighi per i Comuni volti a regolare la qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani. Vediamo nel dettaglio cosa cambia con le novità introdotte da ARERA con la delibera 15/2022/R/rif.

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ARERA, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ha introdotto con la delibera 15/2022/R/rif la nuova serie di obblighi sulla TARI destinato ai Comuni per la regolazione della qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani.

Le norme entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio del prossimo anno.

Vediamo nel seguente articolo tutte le ultime novità sulla TARI 2022.

TARI: cosa cambia per i comuni

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Cosa prevede il nuovo set di obblighi in vigore al prossimo anno? Per quanto riguarda la qualità tecnica, i Comuni dovranno assicurare continuità, regolarità e sicurezza del servizio, mentre in relazione alla qualità contrattuale assumono importanza:

  • la gestione delle richieste di attivazione, variazione e cessazione del servizio;
  • la gestione dei reclami, delle richieste di informazioni e di rettifica degli importi addebitati;
  • le modalità e periodicità di pagamento, la rateizzazione e il rimborso degli importi non dovuti;
  • il ritiro dei rifiuti su chiamata;
  • disservizi e riparazione delle attrezzature per la raccolta domiciliare.

TARI: cosa cambia per gli utenti

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Ma non mancano le novità anche per gli utenti. La prima riguarda il piano straordinario di pagamento dilazionato della TARI, con i Comuni che dovranno garantire un’ulteriore rateizzazione per rate di importo minimo pari a 100 euro, o in caso superino del 30% il valore medio degli ultimi due anni:

  • per i beneficiari del bonus sociale previsto per i settori elettrico, gas e idrico;
  • per gli utenti che si trovano in condizioni economiche disagiate, individuati in base ai criteri comunali.

In riferimento, invece, ai reclami e alle richieste di informazione e di rimborso degli importi addebitati erroneamente, i nuovi standard prevedono tempi di risposta pari a 30 giorni. La verifica del bollettino TARI e la rettifica delle somme addebitate deve essere inoltre effettuata entro i 60 giorni lavorativi, e i rimborsi erogati entro 120 giorni.