Tassazione degli extraprofitti bancari approvata: cos’è e come sarà usata

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
08/08/2023

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto Asset, includendo una norma che tassa gli extraprofitti bancari con un prelievo del 40% per il 2023, ma limitato al 25% del patrimonio netto. I proventi saranno destinati a sostenere mutui per la prima casa e ridurre le tasse, segnando un passo verso l’equità sociale e la stabilità finanziaria.

Tassazione degli extraprofitti bancari approvata: cos’è e come sarà usata

In un’importante mossa volta a rafforzare le risorse finanziarie dello Stato, il 7 agosto il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto Asset, che presenta una nuova normativa cruciale per la tassazione degli extraprofitti bancari.

Questa decisione mira a generare oltre due miliardi di euro per le casse pubbliche e a promuovere una maggiore equità sociale. Esaminiamo da vicino questa innovativa misura e i suoi effetti sulla finanza nazionale.

Prelievo sugli extraprofitti bancari per il 2023

Tassazione degli extraprofitti bancari approvata: cos’è e come sarà usata

L’approvazione del decreto Asset rappresenta un passo significativo nell’ambito delle politiche fiscali nazionali. La nuova norma prevede l’istituzione di un prelievo sugli extraprofitti delle banche, che si stima contribuirà con una somma considerevole superiore ai due miliardi di euro alle entrate statali. Tale prelievo sarà applicato nel corso del 2023, con un’aliquota del 40%.

Equità sociale e sostegno ai mutui

La decisione di imporre questa tassazione è stata elogiata dal Ministro Giorgetti come un passo verso l’equità sociale e il rafforzamento delle politiche di sostegno ai cittadini.

I proventi generati da questo prelievo avranno un duplice scopo: fornire aiuto concreto ai mutui per l’acquisto della prima casa e contribuire alla riduzione del carico fiscale dei contribuenti.

Limiti massimi e scadenze di versamento

Tuttavia, il decreto Asset ha stabilito dei limiti massimi al fine di garantire una certa proporzionalità. Sebbene l’aliquota sia fissata al 40%, il prelievo non potrà superare il 25% del patrimonio netto delle banche.

Inoltre, è stata definita una scadenza precisa per il versamento di questa imposta straordinaria: dovrà essere effettuato entro il sesto mese successivo alla chiusura dell’esercizio contabile precedente, a partire dal primo gennaio 2024.

Riflessi sul panorama economico nazionale

L’entrata in vigore di questa tassazione degli extraprofitti bancari avrà certamente riflessi sul panorama economico nazionale. Sarà interessante osservare come le banche e il settore finanziario si adatteranno a questa nuova misura e come gli investitori e i cittadini risponderanno alle modifiche nell’ambito fiscale.