Tasse: cosa cambierà nel 2023?

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
14/08/2022

Le tematiche legate al mondo della fiscalità sono molto importanti per i partiti italiani, in particolare quando ci si sta avvicinando al voto del 25 Settembre 2022. Le tasse sono da sempre un argomento acchiappa-voti. dunque i partiti fanno spesso delle promesse che poi difficilmente sono in grado di mantenere. Vediamo quelle di quest’anno.

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Più ci si avvicina al giorno delle elezioni, più si sente parlare di riforma del sistema fiscale, di flat tax, di patrimoniale e di cuneo fiscale. Questo perché quello della politica fiscale rimane sempre uno dei terreni di scontro più accesi del panorama politico, in particolare in paesi come l’Italia dove l‘imposizione fiscale è molto elevata.

Vediamo quali sono le proposte dei partiti per le prossime elezioni.

Tasse: cos’è la flat tax?

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La proposta principale dei partiti di centrodestra, in particolare della Lega guidata da Matteo Salvini, è quella di utilizzare la flat tax. Anche se ancora non vi è un’aliquota ufficiale di riferimento, Forza Italia ha proposto il 23% e la Lega il 15%, l’obiettivo è quello di estendere la tassa flat a tutte le partite Iva con fatturato fino a 100 mila euro all’anno.

Ad oggi la flat tax è al 15% per tutte le partite Iva con fatturato fino a 65 mila euro all’anno. Il centrodestra in seguito ha esposto tutta la propria contrarietà alla patrimoniale facente parte del programma del Pd, con cui si andrebbe poi a finanziare la “dote” per i maggiorenni.

Tasse: chi vuole il taglio del cuneo fiscale?

Tasse

Il Partito Democratico, dopo aver proposto di aumentare la tassazione sulla patrimoniale, ha anche proposto di intervenire sul cuneo fiscale. Letta ha infatti affermati che per combattere gli aumenti dell’inflazione è necessario intervenire sulle tasse del lavoro, così da garantire ai lavoratori entrate più elevate e dignitose.

Per quanto riguarda sempre il centrosinistra, il partito Azione di Calenda propone di detassare gli stipendi dei giovani, proporzionalmente all’età.