Tasse e bollette, pagamenti online: novità dal 1 marzo
Il pagamento delle tasse e delle bollette online dal 1 marzo potrebbe cambiare radicalmente: le nuove norme in fatto di riconoscimento online, prevedono l’introduzione obbligatoria dello Spid e la Carta d’identità elettronica (Cie), una strada che dovrebbe semplificare il rapporto con la Pubblica Amministrazione
Novità importanti per tutti i contribuenti che, a partire da lunedì 1 marzo 2021, si vedranno cambiare le modalità di pagamento per quanto riguarda il pagamento delle tasse e delle bollette online. Se i gestori dei servizi pubblici e le amministrazioni rispetteranno il nuovo obbligo di adeguarsi, entro e non oltre il 28 febbraio, e aggiorneranno le proprie procedure relative ai sistemi informatici, sarà possibile pagare tasse e bollette facendo uso della Carta d’identità elettronica (Cie) o dello SPID
L’esigenza di informatizzare alcune procedure della pubblica amministrazione era evidente e, grazie a queste nuove regole, si spera di semplificare il rapporto della PA con i cittadini, cittadini che troppo spesso si vedono costretti a muoversi tra le ingarbugliate regole della PA italiana. L’introduzione dello SPID e della CIE non andrà ad escludere le attuali modalità di pagamento, almeno fino al 30 settembre 2021: dopo questa data le vecchie credenziali non saranno più valide.
Che cos’è lo SPID?
Lo Spid, strumento disponibile dal 2015, è paragonabile a un qualsiasi documento di identità: l’uso dello SPID permette al cittadino di evitare l’invio di altri documenti di identità (patente, carta d’identità etc etc) ma, grazie ad un codice generato in modo casuale sul proprio dispositivo mobile, sarà possibile certificare la propria identità.
SPID e Carta d’identità elettronica: cosa si potrà fare?
Se il sistema in incasso della PA sarà operativo come promesso a partire da domani, attraverso la piattaforma pagoPA, si potranno pagare tributi, bolli, bollette delle utenze, tasse e ogni tipo di pagamento verso la Pubblica amministrazione (o qualsiasi servizio pubblico)
Alcuni esempi: tutte le università, le aziende sanitarie e le scuole potranno essere pagate con questo “nuovo” sistema: tutto per rendere quanto più semplice e fruibile il rapporto con le varie realtà della pubblica amministrazione.
Quali sono i pagamenti alternativi a pagoPA?
Ma se non posso o non voglio pagare attraverso PA, quali sono i metodi alternativi? Le uniche soluzioni sono il sistema di pagamento Sepa, l’F24, il pagamento presso le casse dell’ente pubblico o il servizio di tesoreria.