Tasso d’inflazione: la BCE annuncia la rivoluzione

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
09/07/2021

La Banca Centrale Europea ha deciso di modificare l’obiettivo sull’inflazione a medio termine dopo circa 18 anni: da ora, infatti, si potrà anche eccedere la soglia del 2%. Ma approfondiamo l’argomento per scoprire le motivazioni e i possibili risvolti futuri.

Dopo circa 18 anni dall’ultima revisione la BCE ha deciso di modificare l’obiettivo sull’inflazione nel medio termine che era storicamente ancorato al noto “sotto ma vicino al 2%”.

L’accordo in materia è stato raggiunto all’unanimità dal board di Francoforte: dal 22 luglio 2021, quindi, il nuovo target sarà «un obiettivo di inflazione simmetrico del 2% nel medio termine».

Vediamo nel dettaglio i risvolti di questo storico cambio.

Obiettivo inflazione BCE: saranno ammesse oscillazioni simmetriche

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La BCE ha deliberato la possibilità di avere oscillazioni simmetriche del tasso d’interesse, che resta comunque sempre ancorato al 2%. Dunque tassi d’inflazione al di sopra e al di sotto del 2% saranno considerati non preoccupanti.

La spiegazione economica sulle motivazioni di questa modifica è stata data dalla stessa BCE:

“Quando l’inflazione è troppo bassa per un periodo lungo, evitare che queste deviazioni diventino strutturali, ancorate, richiederà un periodo transitorio in cui l’inflazione è moderatamente al di sopra dell’obiettivo”.

È il chiaro segnale che l’economia europea ha bisogno di uno slancio in più per poter tornare alle condizioni economiche pre pandemia.

Tutte le novità dalla BCE

Tasso d’inflazione: la BCE annuncia la rivoluzione

Ai fini del calcolo del tasso d’inflazione, la BCE ha comunicato che ci si affiderà sempre al calcolo Eurostat, ma con delle modifiche: verrà incluso infatti all’interno del tasso anche il prezzo delle abitazioni occupate dai proprietari, per meglio rappresentare l’aumento dei costi per le famiglie.

Il Quantitative Easing diventerà un sostegno costante e di grande aiuto per le economie dell’Eurozona, anche se il principale metodo d’intervento sarà sempre la variazione del tasso d’interesse.

Cambieranno anche le modalita di comunicazione della BCE: ai metodi attuali verranno aggiunte delle versioni visualizzate, per raggiungere un pubblico più vasto. Questa strategia entrerà in gioco ufficialmente dal 2025.