Tasso d’inflazione: la BCE annuncia la rivoluzione
La Banca Centrale Europea ha deciso di modificare l’obiettivo sull’inflazione a medio termine dopo circa 18 anni: da ora, infatti, si potrà anche eccedere la soglia del 2%. Ma approfondiamo l’argomento per scoprire le motivazioni e i possibili risvolti futuri.
Dopo circa 18 anni dall’ultima revisione la BCE ha deciso di modificare l’obiettivo sull’inflazione nel medio termine che era storicamente ancorato al noto “sotto ma vicino al 2%”.
L’accordo in materia è stato raggiunto all’unanimità dal board di Francoforte: dal 22 luglio 2021, quindi, il nuovo target sarà «un obiettivo di inflazione simmetrico del 2% nel medio termine».
Vediamo nel dettaglio i risvolti di questo storico cambio.
Obiettivo inflazione BCE: saranno ammesse oscillazioni simmetriche
La BCE ha deliberato la possibilità di avere oscillazioni simmetriche del tasso d’interesse, che resta comunque sempre ancorato al 2%. Dunque tassi d’inflazione al di sopra e al di sotto del 2% saranno considerati non preoccupanti.
La spiegazione economica sulle motivazioni di questa modifica è stata data dalla stessa BCE:
“Quando l’inflazione è troppo bassa per un periodo lungo, evitare che queste deviazioni diventino strutturali, ancorate, richiederà un periodo transitorio in cui l’inflazione è moderatamente al di sopra dell’obiettivo”.
È il chiaro segnale che l’economia europea ha bisogno di uno slancio in più per poter tornare alle condizioni economiche pre pandemia.
Tutte le novità dalla BCE
Ai fini del calcolo del tasso d’inflazione, la BCE ha comunicato che ci si affiderà sempre al calcolo Eurostat, ma con delle modifiche: verrà incluso infatti all’interno del tasso anche il prezzo delle abitazioni occupate dai proprietari, per meglio rappresentare l’aumento dei costi per le famiglie.
Il Quantitative Easing diventerà un sostegno costante e di grande aiuto per le economie dell’Eurozona, anche se il principale metodo d’intervento sarà sempre la variazione del tasso d’interesse.
Cambieranno anche le modalita di comunicazione della BCE: ai metodi attuali verranno aggiunte delle versioni visualizzate, per raggiungere un pubblico più vasto. Questa strategia entrerà in gioco ufficialmente dal 2025.