TFR e contributi, Fondo di garanzia Inps: cos’è e come funziona

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
08/06/2022

L’Inps ha istituito un Fondo di garanzia per mancato TFR, contributi o crediti diversi non pagati dal datore di lavoro. Ma di cosa si tratta e come funziona? Vediamo insieme nel dettaglio.

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Nel momento in cui un lavoratore dipendente inizia a svolgere un lavoro per un periodo di tempo prolungato, si inizia parallelamente ad accumulare il TFR, vale a dire il trattamento di fine rapporto, che per legge, deve essere versato dal datore di lavoro, come per i contributi.

Tuttavia, può capitare che i contributi non vengano emessi regolarmente, e per questo motivo l’Inps ha istituito un Fondo di garanzia per mancato TFR, contributi o crediti diversi non pagati dal datore di lavoro. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Fondo di garanzia Inps, TFR e contributi: cos’è e beneficiari

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Nel caso in cui il datore di lavoro non versi i contributi spettanti al lavoratore, l’Inps ha istituito un Fondo di garanzia per mancato TFR, contributi o crediti diversi. Per poter accedere a tale Fondo è necessario che il lavoratore presenti domanda all’Inps, anche in via telematica. È sufficiente collegarsi al sito dell’Inps, tramite al sezione “Modulistica e Normativa”.

Possono richiedere l’intervento del Fondo di garanzia tutti i lavoratori dipendenti da datori di lavoro tenuti al versamento del contributo a questo Fondo che abbiano cessato un rapporto di lavoro subordinato. Inoltre, il beneficio si estende anche ai soci di cooperative di lavoro, anche per periodi anteriori, purché in regola con i versamenti contributivi. Possono presentare domande anche gli eredi e i cessionari a titolo oneroso del TFR.

Non possono accedere al Fondo:

  • i lavoratori iscritti al Fondo Esattoriali ( TFR pagato da INPS – Fondo Esattoriali) e al Fondo Dazieri ( TFR pagato da CONSAP SpA);
  • i lavoratori dipendenti da aziende agricole, limitatamente a impiegati e dirigenti, il cui TFR è accantonato all’ENPAIA e agli operai a tempo determinato;
  • i lavoratori dipendenti da amministrazioni dello Stato e parastato, regioni, province e comuni;
  • i giornalisti professionisti, per i quali il Fondo di garanzia è gestito dall’INPGI.