Tredicesima stipendi 2022: cosa fare se non viene pagata
È tempo di tredicesima, la mensilità aggiuntiva che spetta una tantum ogni anno a tutti i lavoratori con contratto subordinato, sia part time che full time, e ai collaboratori domestici, come colf e badanti. Vediamo insieme come comportarsi se si ha diritto al pagamento ma le somme non vengono accreditate.
Arriverà nel mese in corso la tredicesima, la mensilità aggiuntiva pagata dal datore di lavoro, al pari di uno stipendio normale, e riconosciuta ai lavoratori subordinati, ai collaboratori domestici e ad altre categorie di soggetti.
Vediamo nel seguente articolo cosa fare se ci si accorge di non aver ricevuto la tredicesima a cui si aveva diritto.
Tredicesima 2022 non pagata: cosa fare?
Se entro il termine previsto dal proprio contratto non si riceve l’importo completo della tredicesima a cui si ha diritto, è consigliabile innanzitutto sollecitare il proprio datore di lavoro con una raccomandata o un’email PEC certificata.
Se il datore di lavoro, dopo il sollecito, non procede con il pagamento, è possibile rivolgersi al sindaco o all’Ispettorato del Lavoro: in mancanza di un accordo, il lavoratore può richiedere un decreto ingiuntivo nei confronti del proprio datore per ottenere il pagamento. Nei casi più estremi, al lavoratore viene riservato il diritto a rassegnare le dimissioni per giusta causa ed, eventualmente, a denunciare il proprio ex datore di lavoro.
Ricordiamo che il termine ultimo per richiedere il pagamento della tredicesima è di tre anni, pena la decadenza del diritto.
Tredicesima 2022: come si calcola
La tredicesima si calcola sommando gli stipendi ricevuti nel 2022 e dividendo il totale per 12: fatto ciò, è necessario sottrarre al risultato le ritenute, i contributi, le anticipazioni dei ratei dell’INAIL e tutte le eventuali detrazioni per figli a carico o assegni familiari.
Di conseguenza, l’ammontare totale della tredicesima sarà più basso di uno stipendio normale.