Turismo: fuga dall’Italia per i prezzi
Il turismo in Italia ha subito una brusca frenata a causa dell’incremento dei prezzi che sta coinvolgendo tutta la linea turistica. Tali aumenti, oltre a causare rinunce, sono indice di un livello inflattivo non ancora riassestato. Approfondiamo insieme la questione nel seguente articolo.
Effetto rincari sulla stagione turistica. Cambia la mappa delle vacanze. Diffusi cali, anche tra il 20% e il 30%, della domanda soprattutto degli italiani verso le destinazioni nazionali. Sotto i riflettori mete consolidate come Spagna, Tunisia ed Egitto (Sharm El Sheikh). Vanno sempre più di moda nuove mete turistiche come Albania e Montenegro, più economiche e più alla portata di tutti.
Turismo: le parole del Ministro Giorgetti
A proposito del decremento dei turisti in Italia a seguito del rincaro dei prezzi, è intervenuto anche il Ministro dell’Economia Giorgetti, che a tal proposito si auspicava una mano decisamente più sostanziosa dal turismo. Federturismo, la federazione guidata da Marina Lalli aderente a Confindustria, chiarisce subito che, nonostante la crescita degli arrivi dall’estero (+4%), non sarà un’estate da tutto esaurito.
Interviene anche Confcommercio
Il 2023 sta mettendo alla prova l’intero settore turistico italiano – commentano da Federturismo-. Dobbiamo fare fronte a una serie di sfide, tra cui il cambiamento climatico e l’inflazione, che stanno cambiando il volto del turismo. Nonostante tutto, siamo fiduciosi nella nostra capacità di adattamento e resilienza. L’Italia rimane una destinazione turistica ineguagliabile e continueremo a lavorare per garantire che rimanga accessibile e accogliente per tutti.
Volano le offerte last minute
A beneficiare di questa situazione incerta, sono le offerte last minute, sempre più diffuse e più efficaci tra gli italiani. Le mete preferite da questa tipologia sono Sardegna e il Veneto. Le offerte hanno fatto registrare decrementi di prezzo fino al 40%, ma nonostante ciò il tutto sembra faticare a decollare.
Cosa sta facendo il governo?
Il governo è stato chiamato ad intervenire per cercare di migliorare la situazione, ma non sembra facile riuscire a trovare la quadra. I centri turistici sono costretti a mettere prezzi elevati per sopperire a tutte le spese cui devono far fronte. Questo si riflette poi in offerte ai turisti pressoché folli.