Turismo, nuovi incentivi per lo sviluppo: importi e a chi spettano
Tra le varie misure inserite dal Governo Draghi nel PNRR ci sono dei nuovi incentivi per le imprese del turismo che effettuano interventi di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale. Vediamo nel dettaglio come funziona la misura e a chi è rivolta.
Nel decreto di attuazione del PNRR, pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 6 novembre 2021, il Governo Draghi ha disposto l’erogazione di nuovi contributi alle imprese turistico-ricettive.
Questa volta, a differenza degli ultimi incentivi, le somme vengono concesse in caso di interventi di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale.
Vediamo tutto ciò che c’è da sapere a riguardo.
Nuovi contributi turismo: come funzionano e a chi spettano
Arrivano nuovi incentivi alle imprese del settore del turismo. L’articolo 3 del decreto attuativo del Piano Nazionele di Ripresa e Resilienza (PNRR), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dello scorso 6 novembre, dispone dei contributi diretti sulle spese sostenute per eseguire interventi di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale.
Possono accedere ai contributi:
- gli alberghi e gli agriturismi;
- gli stabilimenti balneari;
- i complessi termali;
- i porti turistici;
- i parchi tematici;
- le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale;
- i soggetti titolari di diritti di proprietà sugli immobili in cui viene esercitata l’attività imprenditoriale.
Gli interventi, per ottenere il diritto a ricevere l’incentivo, devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025 e di importo compreso tra 500 mila euro e 10 milioni di euro.
Nuovi contributi turismo: importi e durata
I contributi diretti alle imprese sono concessi nella misura massima del 35% delle spese sostenute per realizzare gli interventi sopracitati.
Per la copertura delle spese non assistite dal contributo diretto, inoltre, è prevista la possibilità di richiedere la concessione di finanziamenti agevolati, con durata fino a 15 anni e comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di 36 mesi.
È bene ricordare che questi nuovi incentivi non sono cumulabili con altre agevolazioni concesse per interventi dello stesso tipo (come ad esempio contributi a fondo perduto o crediti d’imposta).
Per la misura sono stati stanziati dal Governo 80 milioni di euro per il biennio 2022-2023 e 100 milioni di euro per il 2024 e 2025. Si attende ora il decreto del Ministero del Turismo (da emanare entro il 6 gennaio 2022) che definirà con precisione i requisiti di accesso e le procedure di domanda e di ottenimento degli incentivi.