Twitter risponde a Musk: approvate le poison pills
Dopo l’OPA lanciata da Elon Musk per le sue quote di Twitter, non si è fatta attendere la risposta del colosso social americano, che ha approvato le così dette poison pills, precludendo la possibilità al magnate di acquisire più del 15% delle quote della società. Approfondiamo insieme la questione.
Twitter ha immediatamente bloccato le idee di Elon Musk per quanto riguarda espandere il suo controllo sulla società. In particolare Twitter ha predisposto la clausola detta anche poison pills, bloccando di fatto al magnate sudafricano la possibilità di ottenere più del 15% delle quote della società.
Cosa sono le poison pills? Quali sono i possibili scenari futuri?
Twitter vs Musk: la società è preoccupata per il futuro
Non si ferma la vicenda che sta coinvolgendo Elon Musk e il colosso americano social Twitter. Ripercorrendo in breve la vicenda, è possibile notare che Elon Musk ha acquisito il 9% delle quote di Twitter, lanciando in seguito un’OPA per espandere il proprio controllo interno alla società. In seguito il piano sarebbe quello di entrare prepotentemente nel panorama social, utilizzando il social con più possibilità di sviluppo.
La risposta della società non si è fatta attendere, a seguito della preoccupazione del board e dei dipendenti riguardo ai possibili sviluppi della questione. Si teme in particolare che la vicenda possa essere destabilizzante dalla battaglia che Twitter sta predisponendo per i contenuti tossici.
Cosa sono le poison pills?
Ma in che modo Twitter si è difesa dall’attacco di Elon Musk? La strategia difensiva di Twitter si è basata sul predisporre delle clausole ad hoc per evitare che il magnate possa prendere il pieno controllo della società. In particolare sono state predisposte le così dette Poison Pills, di cosa si tratta?
Le poison pills di fatto sono delle opzioni riservate agli azionisti esistenti di acquistare un certo quantitativo di azioni a un prezzo di favore per impedire la scalata ostile. In questo modo sarà impossibile per chiunque acquistare più del 15% delle quote societarie.