Bonus ristrutturazioni: valido anche per il convivente?

Manuela Margilio
  • Laureata in Giurisprudenza presso l'Università di Torino

Il Bonus ristrutturazioni, ossia l’agevolazione fiscale pari al 50% in caso di interventi di riqualificazione del patrimonio edile può essere riconosciuta anche al convivente del titolare dell’immobile sul quale si eseguono i lavori.

Ristrutturazioni
Andiamo con ordine e specifichiamo in primo luogo per quali tipologie di interventi è possibile accedere al Bonus ristrutturazioni.

Sarà possibile portare in detrazione il 50% delle spese sostenute per i seguenti lavori:

  • manutenzione straordinaria;
  • restauro e risanamento conservativo;
  • ristrutturazione edilizia.

In caso di opere realizzate in ambito condominiale sulle parti comuni dello stabile sarà possibile portare in detrazione anche le spese per la manutenzione ordinaria. Quest’ultima invece, in caso di singola unità immobiliare, è ammessa, qualora faccia parte di un più ampio intervento di ristrutturazione.

Da ricordare il rispetto del limite di spesa pari a 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.

A chi spetta il Bonus ristrutturazioni

Il Bonus ristrutturazioni spetta in primo luogo al proprietario dell’immobile ma è altresì riconosciuto qualora si abbia su di esso la sola nuda proprietà.
L’agevolazione fiscale viene riconosciuta anche se si è titolari di un diritto reale sull’immobile (usufrutto, uso, diritto di abitazione) o se si ha la detenzione dello stesso (inquilino o comodatario).

Il convivente può detrarre le spese

Detrazioni

Anche altri soggetti possono portare in detrazione le spese per una ristrutturazione. Vi rientra infatti il familiare convivente di chi possiede o detiene l’immobile dove vengono eseguiti i lavori.

Può trattarsi del coniuge ma anche dei parenti entro il terzo grado o gli affini entro il secondo. Rientra tra gli aventi diritto anche il componente dell’unione civile nonché il convivente more uxorio che non sia titolare di un contratto di comodato nè proprietario dell’edificio.

Per poter beneficiare della detrazione occorre il rispetto di alcune condizioni:
il convivente deve aver sostenuto le spese e pertanto deve risultare intestatario dei bonifici e delle fatture rilasciate dall’impresa edile.

Si deve rammentare che in questi casi la detrazione viene riconosciuta al convivente anche qualora il proprietario dell’immobile risulti il solo titolare del titolo abilitativo.

Per fruire della detrazione i pagamenti devono essere effettuati con bonifico postale o bancario.

Qualora più soggetti sostengono la spesa e quindi tutti vogliano avvalersi del Bonus ristrutturazioni il bonifico dovrà riportare il codice fiscale di ciascuno degli interessati.