Detrazione degli interessi passivi del mutuo: cos’è e come funziona

Manuela Margilio
  • Laureata in Giurisprudenza presso l'Università di Torino

Possibile detrarre il 19% degli interessi del mutuo ipotecario quando il prestito serve per acquistare l’abitazione principale. Vediamo insieme come funziona questa detrazione e chi ne può usufruire.

Mutuo

I contribuenti che per acquistare la prima casa stipulano un mutuo ipotecario possono, in sede di dichiarazione dei redditi, detrarre dall’Irpef, gli interessi passivi versati per la stipula del mutuo unitamente agli oneri accessori.

Importo da detrarre

La normativa in vigore consente una detrazione annuale dall’Irpef pari al 19% degli interessi passivi, e relativi oneri accessori, per un importo che non può superare i 4000 euro.

La cifra potrà essere portata in detrazione nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta nel quale gli interessi sono stati versati.

Condizioni per poter fruire della detrazione

Mutuo

Il mutuo deve essere richiesto per l’abitazione principale (comprese le pertinenze) intendendosi per tale quella nella quale il contribuente e/o i suoi familiari dimorano stabilmente.

La detrazione degli interessi passivi spetta infatti al sottoscrittore del mutuo e acquirente dell’immobile anche nel caso in cui quest’ultimo sia destinato a divenire abitazione principale di un familiare.

La destinazione ad abitazione principale deve essere conseguita entro il termine di 1 anno dalla data dell’acquisto o di 6 mesi per i mutui che siano stati stipulato prima del 1° gennaio 2001.

Si precisa che tale requisito deve permanere per tutto il periodo di imposta nel quale si fa richiesta della detrazione.

L’acquisto dell’abitazione principale deve avvenire nell’anno antecedente o entro l’anno successivo quello della stipula del mutuo.

Il mutuo sottoscritto deve essere un mutuo ipotecario, ossia garantito da ipoteca sull’immobile.

Detrazione degli oneri detraibili

Come già anticipato, oltre agli interessi passivi è possibile portare in detrazione le spese rientranti nei cosiddetti oneri accessori alla stipula del mutuo.

Tra gli oneri accessori si segnalano:

  • l’onorario del notaio per la stipula del contratto di mutuo ipotecario;
  • le spese di perizia;
  • le spese di istruttoria;
  • la commissione richiesta dalle banche per la loro attività di intermediazione;
  • l’imposta per l’iscrizione o la cancellazione dell’ ipoteca.