Dichiarazione Redditi: ultimi giorni per il ravvedimento operoso

Manuela Margilio
  • Laureata in Giurisprudenza presso l'Università di Torino

Ravvedimento operoso entro il 28 febbraio 2023 in caso di dichiarazione dei redditi tardiva. Vediamo come funziona.

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Anche se la scadenza originaria per la presentazione della dichiarazione dei redditi è prevista per il 30 novembre 2022, grazie al ravvedimento operoso sarà possibile adempiere in ritardo.

L’obiettivo è quello di consentire al contribuente di regolarizzare la sua posizione e fruire delle riduzioni di sanzioni.

I contribuenti che abbiano omesso di presentare nei termini la dichiarazione dei redditi potranno sanare la propria situazione ma occorre fare attenzione perché ormai si avvicina la scadenza ultima disponibile.

Come funziona il ravvedimento operoso

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Il modello redditi deve essere presentato dal contribuente entro massimo 90 giorni dalla scadenza ordinaria.

Dunque, entro il 28 febbraio 2023, si dovrà presentare la dichiarazione dei redditi per il periodo di imposta 2021 che non sia stata ancora consegnata.

Nel caso il contribuente non dovesse avvalersi di questo ulteriore termine supplementare la dichiarazione dei redditi si considererà omessa in via definitiva.

Qualora il contribuente si avvalga del ravvedimento operoso la sanzione sarò fortemente ridotta e la presentazione del modello redditi entro questo lasso di tempo verrà considerata a tutti gli effetti come in regola.

Ravvedimento operoso: quali sono le sanzioni

Occorre distinguere il caso in cui la presentazione tardiva sia senza pagamento di imposte dal caso in cui vi siano imposte da versare.
Nel primo caso la sanzione è pari a 25 euro, ovvero 1/10 della sanzione minima prevista. Essa dovrà essere versata mediante il codice tributo 8911.

Nel caso di dichiarazione tardiva con imposte dovute, oltre alla sanzione pari a 25 euro, per i versamenti non effettuati, sarà necessario corrispondere la seguente sanzione:

  • Dello 0,2% per ogni giorno di ritardo fino al 14°;
  • Del 3% in caso di regolarizzazione nei 30 giorni successivi alla scadenza;
  • Del 3,75%, se la regolarizzazione viene effettuata oltre i 30 giorni dall’originaria scadenza del tributo.

Cosa succede in caso di mancata presentazione della dichiarazione tardiva?

In caso di mancata presentazione della dichiarazione dei redditi consentita tardivamente con ravvedimento operoso l’inadempimento si considera definitivo.
Si applica una sanzione amministrativa dal 120% al 240% delle imposte dovute (con un minimo di euro 250) e, qualora non siano dovute imposte, da euro 250 a euro 1.000 euro. Tali sanzioni saranno aumentate fino al doppio per i soggetti obbligati alla tenuta di scritture contabili.