Google e privacy: incontro con il Garante italiano

Luca Paolucci
  • Laurea in Economia e Management
  • Laureato in Management Internazionale

Qualche tempo avevamo segnalato un intervento del Garante italiano per la privacy nei confronti di Google in America. Dai contatti tra i due è emersa la disponibilità a un incontro tra la nostra autorità e i rappresentanti italiani del motore di ricerca. 

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Dal lato del Garante italiano per la privacy hanno preso parte all’incontro l’intero Collegio, il Segretario generale e i competenti uffici dell’Autorità. Per Google, invece, hanno partecipato il responsabile nazionale, il responsabile della comunicazione di Google Italia e il consigliere per l’Europa.

Al centro dell’incontro le problematiche relative alla permanenza in Rete di informazioni personali che restano consultabili mediante i motori di ricerca, malgrado siano state corrette presso i “siti web sorgente” dai quali le pagine sono state estratte.

Incontro Garante – Google: l’oggetto della discussione

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Nel corso del colloquio, avvenuto a Roma pochi giorni fa, il Garante italiano per la privacy ha ribadito la necessità di prevedere forme di collaborazione con la società statunitense allo scopo di tutelare i diritti degli utenti della Rete.

I rappresentanti di Google, da parte loro, hanno tenuto a sottolineare che la caratteristica del motore di ricerca è quella di mettere a disposizione degli utenti Internet contenuti dei quali non è responsabile.

Tuttavia, gli stessi hanno comunque espresso la disponibilità della società statunitense a rendere più agevole e tempestiva possibile la cancellazione delle pagine cache (copie delle pagine originali), quando queste non sono più presenti presso i siti web sorgente (i siti dai quali sono estratte le copie cache).

Un occhio di riguardo anche alla regolamentazione

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Disponibilità anche riguardo all’informativa agli utenti, che sarà resa più chiara attraverso la specificazione che il titolare del trattamento è Google America con sede in California, così come a rendere più semplici le modalità per l’accesso degli utenti ai propri dati.

Google si è invece riservata di valutare la possibilità di effettuare la cancellazione di pagine cache anche direttamente su richiesta del Garante, come pure delle altre Autorità per la privacy europee.

A quanto pare, tutto è bene quel che finisce bene.