Google e privacy: incontro con il Garante italiano
Qualche tempo avevamo segnalato un intervento del Garante italiano per la privacy nei confronti di Google in America. Dai contatti tra i due è emersa la disponibilità a un incontro tra la nostra autorità e i rappresentanti italiani del motore di ricerca.
Dal lato del Garante italiano per la privacy hanno preso parte all’incontro l’intero Collegio, il Segretario generale e i competenti uffici dell’Autorità. Per Google, invece, hanno partecipato il responsabile nazionale, il responsabile della comunicazione di Google Italia e il consigliere per l’Europa.
Al centro dell’incontro le problematiche relative alla permanenza in Rete di informazioni personali che restano consultabili mediante i motori di ricerca, malgrado siano state corrette presso i “siti web sorgente” dai quali le pagine sono state estratte.
Incontro Garante – Google: l’oggetto della discussione
Nel corso del colloquio, avvenuto a Roma pochi giorni fa, il Garante italiano per la privacy ha ribadito la necessità di prevedere forme di collaborazione con la società statunitense allo scopo di tutelare i diritti degli utenti della Rete.
I rappresentanti di Google, da parte loro, hanno tenuto a sottolineare che la caratteristica del motore di ricerca è quella di mettere a disposizione degli utenti Internet contenuti dei quali non è responsabile.
Tuttavia, gli stessi hanno comunque espresso la disponibilità della società statunitense a rendere più agevole e tempestiva possibile la cancellazione delle pagine cache (copie delle pagine originali), quando queste non sono più presenti presso i siti web sorgente (i siti dai quali sono estratte le copie cache).
Un occhio di riguardo anche alla regolamentazione
Disponibilità anche riguardo all’informativa agli utenti, che sarà resa più chiara attraverso la specificazione che il titolare del trattamento è Google America con sede in California, così come a rendere più semplici le modalità per l’accesso degli utenti ai propri dati.
Google si è invece riservata di valutare la possibilità di effettuare la cancellazione di pagine cache anche direttamente su richiesta del Garante, come pure delle altre Autorità per la privacy europee.
A quanto pare, tutto è bene quel che finisce bene.