Tari 2023: chi la deve pagare e con quali modalità?

Manuela Margilio
  • Laureata in Giurisprudenza presso l'Università di Torino

Sono in molti i cittadini obbligati al pagamento della Tari, la tassa relativa alla raccolta e smaltimento dei rifiuti. Vediamo più nel dettaglio quali sono i presupposti impositivi della tassa e come il contribuente deve adempiere il proprio obbligo.

Rifiuti
Prima di individuare chi sono i contribuenti obbligati al pagamento della Tari 2023, precisiamo che, per quanto concerne la data di scadenza, ciascun Comune delibera in merito.

Ci sono tuttavia delle regole valide per tutto il territorio nazionale in base alle quali devono essere previste almeno due scadenze di cui una deve essere successiva al 30 novembre di ogni anno.

Tari 2023: chi deve pagare la tassa

Tasse

La Tari è un’imposta sui rifiuti introdotta con la Legge di Stabilità 2014.
È obbligato al pagamento della tassa chi possiede o detiene, a qualsiasi titolo, locali o aree scoperte, a prescindere dall’uso cui sono adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. In caso di pluralità di possessori o detentori essi sono tenuti in solido ad adempiere.
Non comportano il pagamento della Tari 2023:

  • le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili, non operative;
  • le aree comuni condominiali ai sensi dell’articolo 1117 cc che non siano oggetto di detenzione o occupazione in via esclusiva.

La tari è dovuta anche qualora si tratti di prime case.

In caso di immobile concesso in locazione la tassa sui rifiuti deve essere pagata:

  • dal conduttore, in caso di contratto di affitto di durata superiore a 6 mesi;
  • dal proprietario, qualora il contratto di affitto abbia una durata inferiore ai 6 mesi.

Per quanto riguarda la denuncia della Tari 2023 il soggetto obbligato al versamento della tassa dovrà provvedere ad effettuare denuncia dei presupposti impositivi entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui è iniziata la detenzione del locale.

Modalità di calcolo e pagamento della tassa

Ai fini del calcolo della Tari occorre fare riferimento alla superficie del locale. Nello specifico, per il calcolo, occorre considerare le superfici dichiarate o accertate per i precedenti prelievi tributari in materia di rifiuti.

Veniamo alle modalità di pagamento della Tari 2023

Così come abbiamo detto per le scadenze, anche per ciò che concerne le modalità di pagamento ciascun ente locale pone delle regole precise. Tra le varie procedure si deve menzionare il modello F24, (codice tributo 3944, sezione IMU e altri tributi locali), il bollettino postale e il Mav (pagamento mediante avviso).