Nuove tecnologie: diffusione nelle famiglie italiane

Luca Paolucci
  • Laurea in Economia e Management
  • Laureato in Management Internazionale

Il nuovo rapporto di Federcomin “e-family 2005” analizza la diffusione delle nuove tecnologie nelle famiglie italiane. Vediamo insieme gli scenari e le tendenze della convergenza digitale in casa.

La nuova edizione dello studio “e-family“, edito da Federcomin e presentato a Roma lo scorso 25 maggio (con i dati al 30 giugno 2004 ed un aggiornamento al febbraio 2005) evidenzia l’uso e la diffusione delle nuove tecnologie nelle case delle famiglie italiane.

I dati emersi descrivono un panorama che non conferma una crescita importante come negli anni scorsi, sebbene mantenga percentuali di crescita comunque di un certo interesse.

Nuove tecnologie e famiglie italiane: i dati

Il nuovo rapporto “e-family 2005” di Federcomin, l’Associazione nazionale delle principali aziende di Information Technology operanti in Italia, ha mostrato i dati relativi alla tendenza nell’utilizzo delle nuove tecnologie da parte delle famiglie italiane. Vediamo questi numeri nel dettaglio.

Il campo del cellulare personale e dei PC sono cresciuti solo del del 5% circa, mentre Internet ha subito un deciso rallentamento, attestandosi, con precisione, solo al 3,7%.

La ricezione satellitare ha mostrato una performance migliore (+16%), ma il tasso di crescita della Pay-TV, che risente ancora della fase di passaggio alla gestione tecnologica e commerciale della piattaforma, è ancora lento (+8,5%).

Si sono invece avuti incrementi vicini al 50% nel settore della fotografia digitale e dei lettori video, gli ultimi arrivati nel panorama delle nuove tecnologie.

Sebbene Internet non sia cresciuto quanto ci si aspettava sono però raddoppiati i collegamenti in banda larga delle famiglie (a giugno 2004 erano quasi 2 milioni). Nelle famiglie italiane la diffusione di banda larga ha raggiunto il 10%, con una distribuzione abbastanza omogenea nel territorio, fatta eccezione per il Sud e le Isole dove scende al 7,5%.

Se quindi l’Italia negli anni scorsi aveva recuperato posizioni nei confronti di altri paesi come Stati Uniti, Giappone, Corea, Regno Unito, Germania e Francia, nel corso del 2004 si sta assistendo ad un peggioramento per quanto concerne la piattaforma informatica (sia per il PC che per Internet).

Qual’e’ il profilo della e-family italiana? 

L’e-family italiana si sforza nell’essere tecnologicamente alla pari con le famiglie dei Paesi più avanzati, anche se non sempre ci riesce.

Sebbene abbia una elevata disponibilità di spesa per le piattaforme digitali, con una preferenza particolare per la telefonia mobile che colloca il nostro Paese al top delle graduatorie, tende a privilegiare soluzioni low-cost per le tecnologie digitali, prestando grande attenzione al rapporto prezzo/prestazioni.

Quasi metà delle famiglie italiane (il 48%) non ha un PC in casa e un terzo circa delle famiglie che possiedono un PC non dispongono ancora di un collegamento Internet in casa.

Le casalinghe (40% della popolazione femminile adulta) e gli over 60 (oltre il 20% della popolazione totale) fanno un uso minimo di tecnologie digitali.

Nella fascia dell’istruzione la probabilità che un laureato usi un PC è cinque volte superiore alla probabilità che lo usi una persona con licenza elementare. Il rapporto diventa 10 ad uno per l’uso di Internet con collegamento dial-up e di 15 ad uno per la banda larga.

Per ultimo, si rileva che il volume della spesa per tecnologie digitali da parte della famiglia è cresciuto a un tasso composto medio del 22% all’anno tra il 1995 ed il 2004, diventando una componente strutturale importante della spesa complessiva della famiglia italiana. La crescita della spesa è stata elevata per tutte le piattaforme, ma si è rivelata particolarmente marcata per la telefonia mobile.